«Insieme Si può» di Vittorio FeltriAlessandro MondoVittorio Feltri

Milano, Prodi contestato «Insieme? Si può» Feltri: ma Fini deve cambiare atteggiamento Vittorio Feltri MILANO. «Quello della Lega è un risultato indubbiamente positivo, dal loro punto di vista, un risultato che riequilibra lo sbandamento di qualche giorno fa. Il Polo, invece, vive una situazione a dir poco difficile». A un giorno dal voto Vittorio Feltri - direttore del Giornale - fissa le «quotazioni» dei rispettivi schieramenti. E non esclude un riavvicinamento fra il centrodestra e il Carroccio dopo il clamoroso «ribaltone» del '94 con la conseguente caduta del governo Berlusconi. Era stato il professor Miglio, qualche tempo fa, a ventilare in solitudine un progetto di questo genere. Lo giudica realizzabile o siamo nel campo della fantapolitica? «Al contrario, credo sia un'ipotesi auspicabile e possibile». Si tratterebbe di un matrimonio di interessi, comunque. «Certamente: in politica si fanno i calcoli in base al momento, e la situazione attuale mi sembra abbastanza chiara. La Lega gioca bene, d'accordo, ma pur sempre in difesa, il Polo invece arranca da quando si è insediato Prodi: diviso tra un'ala "bicameralista-inciucista", direi prevalente, ed un'altra che fa opposizione dura, ha finito per trasmettere agli eiettori una sensazione di ambiguità e di ambivalenza che non ha pagato. Per farla breve, entrambi gli schieramenti stanno vivendo una fase recessiva accentuata dal voto locale. Quando insieme potrebbero Rappresentare un'alternativa seria e un'opposizione forte. Oltre a portare a casa una serie di risultati importanti». Quali? „ «Penso al dibattito in corso sulle Regioni a statuto speciale. Ecco, questo potrebbe essere un primo obiettivo, ma per ottenerlo la Lega ha bisogno dell'alleanza con il Polo». E in questo senso le velleità secessioniste del Carroccio rappresentano un ostacolo insormontabile... «Vero, ma ultimamente il tema mi pare sia stato un po' accantonato, come dimostrano anche queste elezioni. Ecco, al di là di tutto questo potrebbe rivelarsi un ponte importante». Insomma, condizione imprescindibile per un accordo è che la Lega riprenda in qualche modo la strada delfederalismo. «Mi sembra evidente». Eppure Bossi non sembra disposto a patti o compromessi. «Il Polo è uno ma si dà varie maschere e utilizza An per sostenere il governo, mentre Berlusconi ora fa finta di fare l'amico della Lega - ha detto il Senatùr -. O il Cavaliere esce dal Polo, e allora il discorso è chiaro, se no resta li a fare il teatrino». «Bossi fa un discorso giusto. Alleanza nazionale, infatti, dopo aver teorizzato la necessità di un dialogo con il Carroccio, ha fatto marcia indietro. Deve cambiare opinione». Una bella sfida. «Sì ma il problema c'è, e riguarda il partito di Fini. Non certo Forza Italia, che con la Lega ha pur sempre delle contiguità». Alessandro Mondo Vittorio Feltri

Persone citate: Berlusconi, Fini, Miglio, Vittorio Feltri

Luoghi citati: Milano