« La Bicamerale esce sconfitta »

« « La Bicamerale esce sconfitta » Illy: che errore aumentare il peso del proporzionale IL SINDACO m TRIESTE IL "partito dei sindaci"? Non mi risulta che esista». Riccardo Illy, primo cittadino di Trieste, non ci sta: «Su un giornale siciliano ho letto un articolo in cui si parla della mia auto-iscrizione... Ripeto: non conosco questo "partito" e men che meno, non sapevo di aver preso la tessera. Semmai, bisogna ricordare che esiste la figura del sindaco. Cioè, di una persona che viene eletta direttamente dai cittadini...». Illy, come valuta il risultato del voto di domenica? «Da, questa seconda importante tornata di elezioni amministrative dopo il '93, emerge con chiarezza la preferenza dei cittadini per le persone, in aggiunta a quella per gli schieramenti. Sono le persone che danno valore aggiunto o fanno la differenza. Basta pensare ai siedaci di' uno schieramento eletti in città ove la maggioranza era o è diametralmente opposta allo schieramento stesso. Il ragionamento vale per Palermo e per Catania, come valeva a giugno per la mia Trieste». Quale «lezione» emerge, a suo avviso, dalle urne dell'ultima tornata? «Credo che i dati •debbano farci meditare sulla modifica al sistema elettorale concordata in seno alla Bicamerale». In che senso? «Hanno previsto di innalzare la quota di proporzionale dal 25 al 45 per cento! Proprio mentre, in questa tornata elettorale, i cittadini hanno dimostrato una preferenza per le persone. E il segnale non è di oggi. Pochi anni fa,gli italiani si sono espressi attraverso un referendum, votando a larga maggioranza per l'abolizione del sistema proporzionale». Invece, la Bicamerale lei osserva - fa marcia indietro... «Tutto ciò è irrispettoso della volontà dei cittadini. Non c'è espressione» di démaeraaia più chiara di quella di un referendum. E i risultati del referendum non sono Wàiì tali da creare dubbi. Poi, come se non bastasse, è arrivato il voto di queste ultime elezioni». Come se lo spiega: i partiti tradizionali hanno paura di perdere terreno? «No. E' conveniente per gli stessi partiti per dare più spazio alle persone. Le coalizioni che hanno usato bene quest'arma hanno vinto. Anzi, stravinto». Che cosa si attende, ora, Riccardo Illy? «Spero che dal voto delle amministrative esca un messaggio chiaro per le Camere e che i parlamentari se ne ricordino quando dovranno votare le~m'6difiche fft sistemacele^ torale». Come sindaci, yitprono "untile di inò^ntrare-iitt*é^u sidenti di Bicamerale e dei due rami del Parlamento, per notificare la vostra posizione? «Mi auguro che sia l'Anci, l'associazione dei Comuni italiani, ad assumere in prima persona una posizione chiara su questo problema e sul testo della Bicamerale. La proposta della Commissione presenta molti punti di debolezza: prevede un semi-presidenzialismo annacquato, introduce un premierato indebolito dall'accordo sulla riforma del sistema elettorale, contempla un federalismo all'acqua di rose...». Lei che cosa propone? «Io dico che ci vuole .una spinta. Qui, serve più coraggio. In ltah>, Je..riferme.arrii vano sempre in ritardò e-sbritf sempre molto parziali. C'è bisogno di un colpo d'ala da parte del Parlamento». Mario Tortello Il sindaco di Trieste Riccardo Illy

Persone citate: Illy, Mario Tortello, Riccardo Illy

Luoghi citati: Catania, Palermo, Trieste