Eltsin battezza la trojka Mosca-Parigi-Bonn

Elfsin bottega In troika Mosca-Parigi-Bonn L'obiettivo, non dichiarato, è emancipare l'Europa dalla tutela della superpotenza americana Elfsin bottega In troika Mosca-Parigi-Bonn Fissato con Kohl il primo incontro: a Ekaterinburg nel 1998 MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il quinto incontro informale tra Boris Eltsin e il cancelliere tedesco Helmut Kohl ha permesso ieri di fissare se non la data almeno il luogo e il periodo del primo vertice dell'ambiziosa «trojka» euiopea formata a Strasburgo tra Parigi, Mosca e Berlino. Sarà a Ekaterinburg, negli Urali, nella prima metà dell'anno prossimo. L'obiettivo è quello di formare un organismo, anch'esso «informale», «molto efficace», in grado di «esercitare un'influenza sulle forze politiche europee nel loro insieme». Questa, per lo meno, la definizione che ne ha dato il portavoce russo al termine dei colloqui di ieri nella dacia presidenziale di Zavidovo, a un centinaio di chilometri da Mosca. Per la Russia è un'occasione preziosa per elevare il proprio status europeo e per agganciarsi alla locomotiva franco-tedesca, anche se la sua debolezza economica attuale potrà consentirle soltanto un ruolo politico. Comunque non disprezzabile, se non altro perché permetterebbe al Cremlino di equilibrare in parte una collocazione finora prevalentemente sdraiata sulle amicizie americane. Nello stesso tempo i due leader hanno definito anche il calendario dei loro prossimi incontri a quattr'occhi e il carattere dell'asse Mosca-Berlino nei tempi a venire. L'idea è di rivedersi a primavera in Germania, ma non più da soli, bensì accompagnati dai ministri più importanti dei due governi. In tal modo sembra di capire che Kohl e Eltsin vogliano sottolineare l'esistenza di un rapporto molto privilegiato, per non dire esclusivo. Infine nel calendario è già stato messo anche un ulteriore incontro, sulle rive del lago Bajkal, «in uno dei week-end» dell'estate prossima. Tema di tutti questi colloqui, evidentemente, non è soltanto l'insieme delle relazioni bilaterali. Ieri, ad esempio, i due hanno affrontato - stando alle indiscrezioni di fonte russa - la questione mediorientale, esprimendo qualche preoccupazione per l'«assenza di progressi» nel processo di pace palestinese. Kohl ha colto l'occasione per «dare un'alta valutazione» del ruolo russo nella «soluzione della crisi attorno all'Iraq». Cosa che Eltsin attendeva con palese impazienza. Si è parlato anche di altre questioni internazionali, ma al riguardo non sono venute indiscrezioni. Sembra probabile che Kohl abbia messo sul tavolo la posizione russa in tema di allargamento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La Germania bussa con insistenza e tutto lascia pensare che la stessa formazione della trojka europea Parigi-Berlino-Mosca, dove il primo e U terzo angolo sono già membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell'Orni, preluda a un'intesa trilaterale in materia. Significativamente, però, nulla è stato detto al riguardo. Il clima dell'incontro, come del resto i prece¬ denti, è stato ottimo. Anche sul versante bilaterale. Russia e Ger mania si faranno padrine congiun te di un progetto per un aereo militare da trasporto sulla base della fabbrica russo-ucraina degli Antonov e con la partecipazione di Airbus. E altri 1000 giovani russi verranno inviati in Germania a riqualificarsi nelle aziende e banche tedesche, per imparare il capitalismo. E' la seconda ondata di un progetto che venne avanzato dal cancelliere tedesco fin dal 1992, all'inizio della terapia-choc di Gaidar. Non tutto dev'essere andato perfettamente se Helmut ha chiesto a Eltsin, questa volta, di far arrivare in Germania «dei giovani per davvero» e «che non siano tutti di Mosca». Dal tipo di richieste sembra di poter evincere che qualcuno, a Mosca, abbia interpretato la faccenda come una bella vacanza per i raccomandati dell'establishment della capitale. Giuliette Chiesa