Como «astensionista» premia il Carroccio di P. 1.

Como «astensionista» premia il Carroccio ELIONI MOVINCUULIt GLI ALTRI RISULTATI Como «astensionista» premia il Carroccio COMO. A Como la Lega ha fatto ambo. Questo a seguito del fatto che nelle amnrinistrative di ieri la Lega ha vinto sia le elezioni per le «provinciali» che per il sindaco di Cantù. Armando Selva è il nuovo presidente della giunta provinciale di Cantù. Ha ottenuto il 53% rispetto al 47 raccolto da Pierluigi Tagliabue del Polo. Ancora più netto il successo di Edgardo Arosio, neosindaco leghista di Cantù che ha raccolto il testimone da Armando Selva, sindaco uscente della città del mobile. Arosio infatti ha ottenuto il 60% dei consensi rispètto al 40% ottenuto da Luciano Acquarone, candidato dell'Ulivo. Insomma, la Lega Nord, confermando di essere molto radicata nel Comasco, ha fatto il pieno. Questo nel rispetto delle previsioni della vigilia che vedevano favoriti i candidati leghisti che già al primo turno erano risultati i più votati. Ma il dato più significativo, oltre al successo del movimento di Bossi, è rappresentato dalla percentuale dei votanti che per la prima volta in provincia di Como non ha superato il 50%, essendosi fermata a quota 46,67, rispetto al 69,6 del primo turno e al 65,4 del ballottaggio del '95. Che il partito dei non votanti sarebbe risultato il primo in provincia di Como lo si era capito già alle 11, tendenza confermata alle 17 e accentuata alla chiusura delle urne. Insomma, a nulla sono serviti gli inviti giunti da più parti di recarsi al voto. Un «non voto» che per la verità non è giunto del tutto inaspettato in quanto alla vigilia i segnali di una forte astensione erano stati avvertiti. [m. m.] Genova, «Supermarta» fa stravincere l'Ulivo GENOVA. Successo dell'Ulivo anche alla Provincia di Genova. Fin dalle prime sezioni si è delineata l'affermazione di Marta Vincenzi, che è stata confermata in termini ancora più netti dai dati quasi definitivi (1.336 sezioni su 1.501). A questo punto Marta Vincenzi è saldamente in testa con il 62,5 per cento contro il 37,5 di Gian Nicola Amoretti, candidato del Polo. La presidente uscente della Provincia, nota ormai anche fuori dei confinti die suo territorio politico, come «Supermarta», per la sua forte personalità e per il suo impegno caparbio, ha mantenuto le previsioni della vigilia. D'altro canto, al primo turno, senza Rifondazione, la Vincenzi aveva sfiorato il 47%, contro poco meno del 31% del suo antagonista, avvocato, monarchico, esponente di An e per cinque anni sindaco di Rapallo. Marta Vincenzi, preside di scuola media, laureata in filosofia, viene sin dall'adolescenza dalle file del vecchio partito comunista. Nata in Val Polcevera, cuore della città operaia, ha seguito l'evoluzione del partito, è stata assessore alla pubblica istruzione in Comune quando era sindaco Claudio Burlando. Oggi è considerata però molto autonoma e sovente critica nei confronti della direzione del suo stesso partito. E' infatti una accanita assertrice dell'autonomia dei responsabili degli enti locali eletti direttamente dal popolo nei confronti delle segreterie dei partiti. Nel giro d'una settimana dovrebbe aver varato il suo «minigoverno». [p. 1.]