Junior abbandonato dai genitori Bastano pochi soldi per aiutarlo

ALLA «ALDO MORO A cura degli studenti della redazione di «Scrivere il Giornale Premio Crinzane Cavour» ALLA «ALDO MORO ADOTTATO UN PICCOLO AFRICANO Junior, abbandonato dai genitori Bastano pochi soldi per aiutarlo UNA classe della «Aldo Moro» ha preso l'iniziativa di adottare a distanza un bambino che vive in miseria e che era stato costretto a lavorare. La situazione del Terzo Mondo, al giorno d'oggi, è conosciuta da tutti, grazie ai mass-media che ci rendono partecipi di questa realtà: povertà e miseria in genere, famiglie in fuga, osteggiate, rifiutate o soppresse per motivi ideologici o politici. Stanchi di «restare con le mani in mano», alcuni allievi dell'ITC «Aldo Moro» di Torino hanno compiuto un gesto d'amore adottando economicamente un bambino. Per farlo, si sono rivolti alle suore di San Giuseppe di Torino che operano come missionarie, da alcuni anni, in Congo (ex Zaire). Dopo qualche settimana sono arrivate le prime notizie: Junior, di soli 6 anni, abbandonato dai genitori (entrambi molto giovani, il padre di 16 anni e la madre di 14), vissuto fino a 4 anni con la nonna, ha lasciato la casa perché soffriva la fame e si è unito ad un gruppo di bimbi che ballavano nei bar, al fine di ricevere qualcosa da mangiare. Successivamente è stato accompagnato alla missione da un signore che frequentava quei bar. E' stato difficile il suo inserimento, dopo aver vissuto per tanti anni «da selvaggio». E' scappato per due volte «perché lì bisognava seguire delle norme». Tornato spontaneamente alla missione, dimostra di essere tra i più affettuosi ed obbedienti. Lo scorso settembre, ha incominciato le elementari nella scuola parrocchiale. Dimostra di avere già delle «mete» da raggiungere: da grande vuole fare l'infermiere. i dl i i i gI ragazzi del mio Istituto aiutano Junior a realizzare i suoi sogni, inviandogli 50 mila lire al mese, che, divise fra 20 studenti, sono una piccola cifra. E' una cosa che possiamo fare tutti: basta rinunciare a poco, per permettere una vita dignitosa ad un'altra persona. Scyrin Braghetto

Persone citate: Aldo Moro, Braghetto

Luoghi citati: Congo, Torino, Zaire