Un detenuto in permesso l'assassino di Pontedera

Un detenuto in permesso l'assassino di Pontedera Il Siulp: va rivista la legge sulle licenze-premio Un detenuto in permesso l'assassino di Pontedera PISA. E' un detenuto in permesso l'uomo accusato di aver ucciso Cristiana Ciappi, la cinquantenne assassinata ieri nella sua villa di Pontedera. Stefano Cappelli, 40 anni, è stato bloccato dalla polizia a Navacchio. Ha confessato l'omicidio al sostituto procuratore Nicola Pisano ed è stato trasferito nuovamente nel carcere di Pisa dal quale era uscito giovedì scorso per quattro giorni di permesso. Stefano Cappelli non è nuovo ad aggressioni, violenze e lesioni nei confronti di donne. L'omicidio di Pontedera così come il sequestro Soffiantini: due casi che «ripropongono in maniera forte due problemi: la necessità di rivedere l'attuale legge e riformulare i metodi di applicazione» denuncia il Siulp, sindacato di polizia. Diverso il parere di Alessandro Margara, direttore generale degli istituti di pena: «Quando si applica la legge, proprio in base ai criteri previsti, si pensa che il detenuto non combini guai. Se, invece, li combina, allora non significa che siano sbagliati i parametri, ma che è capitato il caso in cui non ci si è azzeccato. Però, nel 99 per cento dei casi, ci si azzecca», [c. e]

Persone citate: Alessandro Margara, Ciappi, Nicola Pisano, Soffiantini, Stefano Cappelli

Luoghi citati: Pisa, Pontedera