L'ex procuratore «Ho avuto paura di essere attaccato dai giornali»
«Ho avuto paura di essere attaccato dai giornali» COSI' DISSERO QUELLA SERA L'ex procuratore «Ho avuto paura di essere attaccato dai giornali» Dal verbale d'itìterrogatorio dell'ex procuratore diTòrtona Aldo Cuva davanti al sostituto procuratore di Milano, Giovanna Ichino, il 19 ottobre alle 9,15. «Effettivamente nel corso dell'esame (di Loredana Vezzaro, ndr) ho pronunciato frasi suggestive e un po' forti, di cui poi mi sono dimenticato. Solo riascoltando la bobina nell'ottobre scorso, dopo l'udienza del gip, ho ricordato di avere pronunciato dette frasi e da qui è scattata la molla allarmistica che poi mi ha indotto a effettuare le cancellazioni». «Ho interrotto l'esame testimoniale della Vezzaro solo quando lei mi ha detto che, uscita dal Mercatone, il suo ragazzo aveva preso la strada Cabannoni per recarsi sul cavalcavia della Cavallosa e che lei avrebbe appreso in quel momento per la prima volta dal suo ragazzo che si recavano là per tirare i sassb. «Chiaramente fino a quando non mi ha detto queste cose, io le dicevo che era bugiarda. E' stata una confessione per gradi... «Effettivamente mi sono rivolto alla Vezzaro chiamandola "barnbolina": l'ho fatto perché si presentava con una faccia da innocente e invece diceva menzogne. Non le dicevo "bambolina" con voce accattivante, ma nel senso che si presentava con una faccia di persona perbene e invece voleva mentire... «Effettivamente la dottoressa Fenucci fin dal primo momento mi manifestò i suoi dubbi sulla presenza della Vezzaro presso il cavalcavia. Questo me lo disse già la notte del 19/20 gennaio, all'esito della confessione. La collega non aveva elementi precisi, ma ragionava sulla scorta delle sue convinzioni personali. Io ho eseguito il confronto con la madre, la mattina del 20, proprio per superare queste perplessità. «La Fenucci, senza specificare a quale atto si riferisse, aveva perplessità a firmare la richiesta di rinvio a giudizio scritta da me. Ritengo che le sue perplessità riguardassero anche la posizione della Vezzaro, ma non me lo ha spiegato. Forse le ho fatto il discorso da lei riferito, che cioè era necessario apparire uniti come ufficio, ma io l'ho lasciata libera di decidere. «La manomissione è stata effettuata da Staltari Con cetta, io non so neanche usare il registratore... Lei aveva trascritto a mano circa quattro facciate, fino al momento in cui la ragazza ammetteva di essere stata al Mercatone e prima dell'ammissione di essere stata sul cavalcavia Io ho evidenziato sul foglio le parti da cancellare: si trattava sempre di frasi dette da me e non di frasi dette dalla ragazza... (Le Staltari) hanno espresso perplessità sotto il profilo della preoccupazione di andare nelle grane. Ri sposi che mi preoccupavo delle parole che avevo prò nunciato perché potevano essere oggetto di attacchi da parte dei giornalisti e dei difensori». «...Ho perso la testa. Venivo da un periodo di stress determinato da una depressione reattiva con spunti fobici. La trasmissione di Liguori (del 21 agosto, ndr) mi ha mandato in tilt. «Non ho parlato con l'aw. Boccassi dopo la ritrattazione della Vezzaro avvenuta il 7 ottobre davanti al gip Me lo aveva anticipato però già prima dell'incidente probatorio, pur senza sbilanciarsi. Mi ha detto che non poteva più controllare le risposte della Vezzaro, perché... si era chiusa in assoluto mutismo e non si poteva prevede re il suo comportamento processuale successivo». Loredana Vezzaro, supertestimone che poi ha ritrattato Loredana Vezzaro, supertestimone che poi ha ritrattato
Luoghi citati: Milano
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