Cuva confessa: ho perso la testa di Maria Teresa Marchese

(uva confessa: ho perso la testa «Venivo da un periodo di stress, la trasmissione di Liguori sui sassi mi ha mandato in tilt» (uva confessa: ho perso la testa Verbali manomessi, la verità de! magistrato TORTONA NOSTRO SERVIZIO Confessione di un ex procuratore. Confessione di Aldo Cuva, il magistrato dell'inchiesta sui sassi dal cavalcavia. «Ho perso la testa. Venivo da un periodo di stress determinato da una depressione reattiva con spunti fobici. La trasmissione di Liguori mi ha mandato in tilt». L'amara verità emerge dai verbali dell'inchiesta condotta a Milano dal sostituto procuratore Giovanna Ichino, che ha indagato Cuva per falso, per soppressione in atto pubblico e per minacce a testimone. «Non nascondo l'orgoglio di essere stato l'unica voce ad esprimere dei dubbi su questa storia fin dall'inizio ha detto Liguori -, E' un paradosso che Cuva dica che l'unica voce che si è mossa contro di lui gli abbia rotto il giocattolo». Un'inchiesta difficile, forse troppo impegnativa per un magistrato che nel 1991 aveva avuto «un gravissimo esaurimento nervoso», che gli ha causato lunghi periodi di stress. Interrogato dalla Ichino, Cuva ammette di aver manomesso una parte del verbale della deposizione di Loredana Vezzaro, una dei dieci accusati per l'omicidio di Maria Letizia Eerdini. L'ex procuratore di Tortona dichiara che la manomissione «è stata effettuata da Concetta Staltari», una delle addette alle trascrizioni. Lei e la sorella Melissa sono pure state sentite, il 17 ottobre, dal pm di Milano e, il 29 ottobre, sono state messe a confronto con Cuva. Ore drammati- che, durante le quali sono emerse verità sconcertanti. Momento per momento sono narrati i fatti che hanno portato alla manomissione dei nastri dal 7 ottobre (data della ritrattazione della Vezzaro) in poi. «Abbiamo ascoltato un pezzettino insieme - racconta Melissa Staltari -. Poi il dottor Cuva mi ha detto: "Signorina, lei sente che qui ci sono delle cose molto compromettenti per me, che potrebbero rovinare la mia carriera" e mi ha chiesto se secondo me era possibile cancellare delle parti della cassetta. Io pensavo che il dottor Cuva fosse una persona a postissimo; quando mi chiese se era possibile fare la cancellazione, sapevo già che era una cosa da non fare, ma avendo a che fare con lui mi sono detta: è un procuratore, saprà...». A questo punto Melissa Staltari, che ha pure distrutto (bruciandole nel cortile di casa) le tre pagine trascritte e corrette dal dottor Cuva, piange. E Cuva due giorni dopo le chiede di restituirgli i manoscritti con le cancellazioni «perché proprio quel giorno - dichiara a verbale - ebbi la certezza della disapprovazione esplicita della dottoressa Fenucci; avevo saputo che si era recata alla Procura Generale per riferire i fatti; l'ho saputo credo dalle segretarie perché la dottoressa aveva utilizzato la macchina di servizio per recarsi a Torino e non era venuta in ufficio». Quanto ai nastri degli interrogatori di Roberto Siringo dati per disper¬ si, altro non sarebbero che «registrazioni non effettuate - dice Cuva perché Siringo aveva dei problemi psichici e non voleva essere registrato. Ho saputo questo dalla dottoressa Fenucci», la quale in effetti dichiara che il suo avvocato le chiese di non registrare perché con la registrazione Siringo avrebbe potuto agitarsi. Ieri si è concluso l'incidente probatorio. L'incidente probatorio, iniziato il 6 ottobre scorso, è terminato senza nuove deposizioni degli indagati. Loredana Vezzaro si è avvalsa della facoltà di non rispondere. «Non ne posso più di essere interrogata ha detto - ho già risposto per im giorno intero alle domande del pm e inoltre sono stata convocata anche alla procura di Milano». Per il nuovo pm incaricato del caso, Maurizio Laudi, è un vero peccato: «Abbiamo preso atto che Loredana Vezzaro ha scelto di non rispondere - ha detto -: così ci ha privato di un approfondimento sulle sue dichiarazioni, ma è un suo diritto». Le manipolazioni? «E' una situazione patologica ma non vuol dire che questo incida nell'ambito del procedimento». L'udienza è stata aggiornata al 10 dicembre. Cuva aveva chiesto il rinvio a giudizio di 10 indagati per concorso in omicidio e tentato omicidio continuato. Ma «nulla vieta - ha detto Laudi - che si arrivi a conclusioni divergenti». Maria Teresa Marchese Sopra l'ex procuratore di Tortona, Aldo Cuva. A destra il cavalcavia della Cavallosa, dove è morta Maria Letizia Berdini

Luoghi citati: Milano, Torino