Il visto per gli Usa rida la speranza ad Alessia di Alessandra Pieracci

Genova: autorizzato l'intervento all'estero Genova: autorizzato l'intervento all'estero Il visto per gli Usa rida la speranza ad Alessia La bimba è affetta da tetraparesi spastica La battaglia dei genitori per ottenere il sì GENOVA. La mamma se la stringe al petto e nasconde gli occhi lucidi tra i suoi capelli morbidi e scuri: Alessia, 3 anni, è affetta da tetraparesi spastica e ora, finalmente, si accende per lei una speranza. La Usi 3 genovese, dopo una energica sollecitazione dell'assessore alla Sanità della Regione, ha dato il suo sì per un intervento con successiva terapia riabilitativa presso il New York Medicai Center. «Alessia sarà operata il 30 gennaio» annuncia la signora Carmela, 28 anni, una donna minuta, con i riccioli neri di ragazzina e l'espressione determinata di chi è pronta a tutto. E infatti aggiunge: «Se ci fosse arrivato un altro rifiuto, ci saremmo incatenati ai cancelli della Regione» dice, con l'assenso del marito, «padroncino» trasportatore, e della figlia maggiore di 9 anni. Cerebrolesa, a tre anni Alessia non cammina, passa alcune ore all'asilo nido, dove tutti hanno imparato a volerle bene. L'autorizzazione è arrivata alla fine di una lunga battaglia che ha visto schierati, da una parte, i familiari della bambina, che vivono in una dignitosa casa nel quartiere operaio di Sestri Ponente, e dall'altra la Usi 3. In sostanza, la mamma di Alessia, che si era affidata a Mario Gabriele, vicepresidente dell'Anse, l'Associazione nazionale sovvenzioni per interventi chirurgici all'estero, era volata ad Atene, nel luglio scorso, per far visitare la bimba al chirurgo greco-americano che al New York Center restituisce il movimento ai malati di tetraparesi. La diagnosi era stata favorevole e questo ha spinto Carmela a richiedere l'autorizzazione per intervento e successiva fisiochinesiterapia: costo totale 136 milioni, con 56 milioni di anticipo da parte della Regione e il resto rimborsabile al rientro, fatture alla mano. Ma il 21 novembre, la Usi 3 risponde che «il Centro di riferimento (ovvero il dipartimento di Scienze neurologiche e di neuroriabilitazione dell'Università di Genova) ha trasmesso parere negativo alla sua richiesta di autorizzazione al ricovero allegando un elenco di centri disponibili in Italia». Ovvero il servizio di riabilitazione del Gaslini, il Rizzoli di Bologna, la fondazione Don Gnocchi Pro Juventute, i centri di riabilitazione dell'Università di Pavia, A questo punto la storia di Alessia e dell'intervento della speranza (lungo e complicato, alle anche e alle ginocchia, per poter successivamente camminare con l'ausilio di particolari supporti) diventa un caso. Tale da far muovere l'assessore Franco Bertolani che chiede approfondimenti al direttore della Usi 3. Ieri, al termine di una febbrile mattinata di contatti e riunioni, la parola decisiva è arrivata dall'istituto di Pavia: in Italia non si può seguire il caso di Alessia nella sua globalità. La famiglia della bimba dovrà affrontare 4 mesi a New York, anticipando 80 milioni. E' aperta una sottoscrizione presso la Carige di Genova, agenzia 21, sul c/c 3001580 per Alessia. Alessandra Pieracci

Persone citate: Franco Bertolani, Gaslini, Mario Gabriele