«La mamma si è risposata Risarcitemi» di A. S.
Causa a Venezia Causa a Venezia «La mamma si è risposata Risarcitemi» VENEZIA. Il primo padre lo assegna la genetica. Sul secondo, però, si può discutere. La teoria, spericolata quanto innovativa, sarà esaminata in tribunale civile a Venezia, dove il 6 marzo '98 il ministero di Grazia e Giustizia è chiamato a rispondere di danno biologico nei confronti di un uomo di 38 anni. A intentare la causa è Paolo Tonelli, abita a Mestre, è affetto da agorafobia grave ed è un infelice cronico. Al punto che perizie mediche lo hanno dichiarato invalido civile al 50 per cento. Il danno, Tonelli non ha dubbi, sarebbe stato provocato da una lacuna del codice civile, dove nessun giurista ha pensato di inserire una norma per cui, se una madre rimasta vedova, o un padre vedovo, si risposano, eventuali figli nati dall'unione con il genitore defunto possono esprimere un parere sul nuovo nucleo che si va a formare. Lui, nato in Sud Africa, è rimasto orfano di padre quando aveva 8 anni; 12 anni dopo la madre si è risposata con una persona che sembra avere requisiti di tranquilla normalità. Non è certo quello che si può dire un matrimonio affrettato, e d'altra parte lui stesso non era più un ragazzino: però quell'uomo, «persona a lui del tutto sconosciuta», che aveva assunto «il ruolo e le funzioni del padre» non solo aveva offeso in lui la memoria del defunto ma aveva anche prodotto, come si può leggere negli atti della causa, un grave danno biologico. Di questo trauma, Tonelli ha fatto il nocciolo di tutta la vita. Da 10 anni si batte perché ad altri bambini, o adulti, non debba toccare quel che è toccato a lui; ha raccolto firme, ha imbastito proposte di legge, ha sollecitato parlamentari a presentare interrogazioni. Non ha mai trovato la soluzione che cercava e allora entra in azione in prima persona. Fa causa al ministero di Grazia e Giustizia e ottiene l'appoggio di un legale, l'avvocato Paolo Cerutti, di Mestre. Si agirà su due fronti: un risarcimento materiale dal ministero, colpevole della carenza legislativa, e la discussione su quello che Tonelli definisce «un problema sociale». Dice l'avvocato che la causa è sì spericolata, ma affascinante. Si appella alla Convenzione di New York per la tutela dei minori e assicura che la richiesta è sensata. Come i figli vengono sentiti in caso di separazione dei genitori, perché non devono essere sentiti se uno dei genitori, rimasto vedovo, si risposa? «Non si tratta di chiedere un parere vincolante - assicura Cerutti - ma di sondare quanto il figlio sia in grado di accettare la nuova struttura famigliare». Ma le conseguenze non sono esattamente misurabili, [a. s.]
Persone citate: Cerutti, Paolo Cerutti, Paolo Tonelli, Tonelli
Luoghi citati: New York, Sud Africa, Venezia
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