Caccia della Raf in mare «Ripescato» con il pilota di Fabio Galvano

Risarcite le star del fumo Atterraggio fallito al largo della Sardegna Caccia della Rai in mare «Ripescate» con il pilota In tempi record: Vaviatore è incolume Il jet a decollo verticale potrà rivolare LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un jet militare della Raf, caduto in mare al largo della Sardegna, è stato «ripescato» prima che affondasse e potrà presto riprendere regolare servizio. E' la prima volta che ciò accade: in genere, nei rari casi di recupero, i danni provocati dall'acqua di mare sono tali e tanti da giustificare, dopo il ritorno alla base, la rottamazione dell'aereo. Ma lo Harrier GR7, l'aereo a decollo verticale che è stato protagonista nei giorni scorsi dell'insolita avventura, ha evidentemente insospettate qualità di galleggiamento. Questo, e la prontezza del comandante della portaerei britannica Invincible, ha fatto risparmiare quasi 60 miliardi di lire - come sottolineava ieri il «Times» dando la notizia dell'inconsueta avventura - al contribuente inglese. L'incidente è accaduto nei giorni scorsi, anche se la Royal Navy non vuole precisare per «discrezione militare» la data esatta. La portaerei si stava spostando da Gibilterra verso il Golfo Persico, dove svolgerà servizio di pattugliamento e di eventuale pronto intervento fino a quando la crisi scatenata da Saddam Hussein non sarà definitivamente disinnescata. Durante una normale esercitazione 0 pilota dell'aereo, che stava rientrando, si è affiancato a babordo della portaerei, pronto alla manovra successiva che consiste, ad aereo praticamente fermo, nello «scivolare» lateralmente sulla coperta della portaerei. Che cosa sia accaduto è difficile da comprendere: toccherà a un'inchiesta stabilirlo. Fatto è che - vuoi per un colpo di vento, vuoi per un'errata manovra, vuoi ancora per un improvviso cedimento meccanico - l'ae¬ reo anziché posarsi sull'Invincible è finito in mare. Sono state adottate a quel punto tutte le misure di emergenza. Mentre tre altri aerei della stessa formazione venivano dirottati su Cagliari, un elicottero Sea King e uno speciale gommone a chiglia rigida attrezzato per i salvataggi in mare venivano mandati in soccorso. Intanto lo Harrier galleggiava: grazie ai serbatoi di carburante ormai vuoti e alle discrete dimensioni degli spazi interni in cui l'acqua non penetrava. Mentre il pilota veniva issato incolume sull'elicottero, la squadra di salvataggio riusciva ad applicare una tecnica hollywoodiana allo Harrier, facendo passare sotto la «pancia» dell'aereo due grandi cinghie e fissando a quelle due galleggianti di gomma in grado di reggere le 7 tonnellate del jet. A quel punto il salvataggio dell'aereo è diventato relativamente semplice. La portaerei ha manovrato per portarsi accanto al mancato relitto e lo ha issato a bordo con una gru. Per alcune ore il jet è stato abbondantemente lavato con acqua dolce, per rimuovere ogni possibile rischio di corrosione. Poi è stato asciugato con getti d'aria, nuovamente lavato e infine aschigato per una seconda volta. Riportato nell'hangar della portaerei, lo Harrier è passato all'esame dei tecnici: le sue parti elettroniche più delicate, per esempio, sono state smontate per un esame più attento. Non si sa ancora come finirà, se saranno sufficienti le riparazioni da parte dei tecnici a bordo dell'Invincible o se sarà necessario rimandare il jet a terra per una completa ricostruzione; ma pare che i danni siano molto limitati e che presto l'aereo potrà nuovamente volare. Fabio Galvano

Persone citate: Fatto, Raf, Saddam Hussein

Luoghi citati: Cagliari, Gibilterra, Londra