La sentenza sull'Eta è scritta sul giornale di Gian Antonio Orighi

Il processo per istigazione al terrorismo Il processo per istigazione al terrorismo La sentenza sull'Età è scritta sul giornale Rivelazioni anticipano il tribunale che dovrà pronunciarsi martedì MADRID. «Convochiamo i baschi a scendere in piazza immediatamente ed allo sciopero generale se la condanna sarà confermata». «Egin Irratia», il braccio radiofonico della organizzazione indipendentista bascospagnola Età, diffondeva ieri, incessantemente, questo slogan dopo la rivelazione della sentenza (che sarà resa pubblica martedì prossimo) del processo presso il «Tribunal Supremo» contro il comitato centrale di Herri Batasuna (Hb, unità popolare), il braccio politico di Età: sei anni di galera per ognuno dei 23 componenti del Ce, colpevoli del reato di «collaborazione con banda armata» a seguito della diffusione nei loro spazi elettorali radiotv di un video di 20 minuti elaborato da Età durante le politiche del '96. L'anticipazione della sentenza, la prima che condanna Hb come partito - nei suoi 20 anni di storia sono stati arrestati per collaborazione con Età, ma individualmente, componenti del Ce (2), parlamentari regionali (1), avvocati (4), assessori comunali (13), sindaci (1), candidati elettorali (ben 79) -, è stata diffusa dalla sempre informatissima emittente pubblica «Euskadi Irratia» mercoledì sera e confermata ieri dall'autorevole quotidiano «Abc» che titolava a tutta prima pagina: «Il "Supremo" decide di condannare il Ce di Hb per collaborazione con Età: la pena è di 6 anni». Anche «Egin», il giornale legale di Età (e che, incredibile ma vero, ha pubblicato integralmente due volte, nel '95 e nell'ottobre scorso, quando iniziò a Madrid il processo conclusosi il 5 novembre, il contenuto del video di Età senza pei- questo incorrere nella denuncia per «collaborazione con banda armata»), crede alla rivelazione e sottolinea: «Fonti vicine al caso da noi consultate concedono un alto grado di credibilità alla notizia». Bocche cucite ieri mattina a Bilbao nella sede centrale di Hb, 181.054 voti, il 15 per cento dell'elettorato di Paesi Bascln spagnoli e Navarra nelle legislative del '96. «Fino a quando non conosceremo ufficialmente la sentenza, rispondiamo con un "no comment"» ci diceva il capo ufficio stampa Amaya Aoiz Ideoiaga. Ma Hb sta affilando le armi della mobilitazione. «Floren Aoiz, il portavoce di Hb, ha appena rivolto un appello ai partiti e alla società basca affinché esercitino pressioni a favore dell'assoluzione del Ce di Hb, benché la sentenza politica, da parte del governo di Aznar, sia stata già emessa ed il ministro degli Interni Mayor Oreja abbia fatto enormi pressioni sul Tribunal Supremo», rivelava ieri alle 19 il direttore di «Egin Irratia» (su Hb esiste, dal luglio scorso, un black-out informativo su radio, tv ed agenzie). «Saremo felicissimi della sentenza se viene confermata», ha diclùarato ieri sera il portavoce dell'Associazione Vittime del Terrorismo (772 morti ammazzati dagli etarras dai '59; 700, tra cui 22 bambini, dalla fine della dittatura franchista nel '75). Le «pressioni» annunciate da Aoiz fanno temere nuovi attentati di Età proprio sotto Natale in risposta alla condanna. «Jarrai», la famigerata organizzazione di guerriglia urbana di Hb (più di 1000 sabotaggi con molotov nel '96) ha già proclamato «un'offensiva per l'indipendenza». Tutta la Spagna è già in allarme rosso. Gian Antonio Orighi

Persone citate: Amaya, Aoiz, Aznar, Mayor Oreja, Navarra

Luoghi citati: Bilbao, Madrid, Spagna