Contro Kohl un nuovo'68

11 La scuola è allo sfascio, il Cancelliere tenta di cavalcare la protesta: vi appoggio Contro Kohl un nuovo '68 Gli universitari scendono in piazza BONN. Con la più grande manifestazione studentesca degli ultimi vent'anni, gli universitari tedeschi hanno invaso ieri in almeno 40 mila la sonnolenta Bonn del cancelliere Helmut Kohl. E' stato il provvisorio apice del movimento di protesta, in atto da giorni, contro la decadenza economica e qualitativa delle università pubbliche tedesche, mai come ora rese poco attraenti anche all'estero da aule stracolme e da biblioteche sguarnite. Anche se spesso le condizioni di studio sono ben migliori ad esempio di quelle italiane, scioperi, sit-in e assemblee permanenti bloccano più di 50 dei 230 atenei del Paese. Ieri hanno aderito alla protesta anche 13 mila studenti della storica università di Gottinga. Di fronte ai coloriti, chiassosi anche se pacifici cortei che hanno semiparalizzato la città sede di governo, maggioranza e opposizione si sono scaricate addosso ogni responsabilità: già alla vigilia della manifestazione, Kohl aveva promesso «appoggio» alle richieste degli studenti sfruttando la circostanza che buona parte della gestione delle università ricade sui bilanci delle Regioni, in maggioranza controllate dai socialdemocratici della Spd. Il loro leader, Oskar Lafontaine, gli ha risposto accusandolo di «strozzare» i Laender con una politica finanziaria traballante. Per strada con gli universitari si sono visti ieri, non contestati, leader della Spd e dei Verdi che rimproveravano a Kohl di voler spendere 23 mila miliardi di lire in pochi anni per l'acquisto di 180 aerei da combattimento «Eurofighter» e solo 1800 miliardi l'anno per promuovere gli studi superiori. Anche se alcuni Laender hanno già cominciato a fare concessioni economiche, un incontro fra una delegazione di studenti e il rninistro dell'IstniT zione Juergen Ruettgers si è concluso senza risultati apprezzabili. Un termine della protesta al momento non è prevedibile. Anche se le tasse universitarie sono basse (360 mila lire l'anno) e gli studenti meno abbienti ricevono un prestito formativo anche di 860 mila lire al mese da restituire per metà quando si avrà un lavoro, la rabbia ieri a Bonn era palpabile. «I libri nelle biblioteche scarseggiano e se non puoi comprarteli rischi di andare fuori corso», si lamentava Anke, 28 anni nascosti dietro una frangetta bionda e uno sciarpone indispensabile contro il freddo umido esalato dal Reno. «Da anni ormai è il solito schifo: professori e assistenti sono pochi, le ore di corsi obbligatori a numero chiuso sono dieci alla settimana e le sessioni saltano come pop-corn in padella», ha rincarato Micael, 22 anni. A ritmo di samba, tra trilli di fischietti e batterie di tamburi, fra costumi da Babbo Natale e striscioni al vetriolo, si è consu¬ mato un altro degli amari risvegli di una Germania un tempo troppo ricca e che ora sconta l'insostenibilità del suo sistema di protezione sociale «dalla culla alla tomba» passando anche per le aule universitarie. Il presidente della Conferenza dei rettori tedeschi, Klaus Langfried, stima nell'equivalente di 9000 miliardi di lire la somma necessaria per riequilibrare la situazione. Una somma che manca dalle casse della Germania impegnata a ristrutturare il suo welfare: il fondo per le borse di studio è stato dimezzato in cinque anni, spingendo così i giovani che vogliono mantenersi agli studi a fare più i camerieri o i tassisti che non gli studenti e a battere i record mondiali di anzianità scolastica. [r. ci Mancano le aule e le biblioteche il fondo per le borse di studio è stato dimezzato per risparmiare Il corteo degli studenti universitari a Bonn: erano almeno 40 mila

Persone citate: Helmut Kohl, Juergen Ruettgers, Klaus Langfried, Kohl, Oskar Lafontaine

Luoghi citati: Bonn, Germania