Latte, il caos si sposta al Senato

No di Polo e Lega all'iter parlamentare più rapido: vogliamo rimborsi totali. Il governo prepara un decreto No di Polo e Lega all'iter parlamentare più rapido: vogliamo rimborsi totali. Il governo prepara un decreto Latte/ il caos si sposili al Senato Multe, slitta la restituzione ROMA. Alla giornata di pesante attesa e di, relativa, calma sulle strade dell'Italia settentrionale picchettate dai presidi degli allevatori, si è contrapposto il caos, la tensione nelle aule parlamentari. E' infatti clamorosamente fallita la soluzione per una almeno parziale restituzione delle quote-latte per l'opposizione congiunta di Lega e Polo al Senato. E così governo e maggioranza dovranno seguire un complicato iter procedurale, con un prossimo decreto-legge in parallelo al «collegato» alla Finanziaria per superare l'impasse e restituire, in parte, le multe agli agricoltori entro dicembre. L'ipotesi è stata confermata ieri sera dal sottosegretario alle Politiche agricole Roberto Borroni. La «bomba» è esplosa in tarda mattinata, quando nella commissione Agricoltura del Senato gli esponenti del Polo e della Lega Nord hanno deciso insieme di ritirare il loro assenso in sede deliberante all'iter parlamentare più rapido dopo aver sollecitato il governo nei giorni scorsi perché adottasse ima corsia preferenziale per la restituzione di una quota delle multe agli allevatori comminate da Bruxelles. L'improvvisa marcia indietro è stata motivata da Lega e Polo con la decisione del governo di non concedere la restituzione completa delle multe, ma soltanto dell'80%. «Dinanzi all'arroganza di governo e maggioranza - proclama Giulio Maceratini, presidente dei senatori di An - Polo e Lega non hanno potuto far altro che ritirare il loro assenso. Noi avevamo chiesto l'incontro con i rappresentanti degli allevatori e l'accoglimento delle loro richieste di rimborso al 100%. Ma entrambe le proposte sono state respinte da governo e maggioranza, che non intendevano affatto mediare con gli allevatori. Infatti hanno poi approvato in sede referente il rimborso parziale, dimostrando di non voler un confronto con le opposizioni». Di rincalzo, il capogruppo della Lega Nord Francesco Speroni tuona: «Non voghamo diventare complici del governo in questa nuova illegalità. E' vero che adesso l'iter parlamentare sarà più lungo, ma almeno il governo non potrà sottrarsi al dibattito in aula, dove denunceremo ancora una volta le irregolarità nell'assegnazione delle quote già messe in evidenza dalla commissione governativa d'indagine». Ben diverso il suono delle campane da parte della maggioranza, che denuncia «l'ostruzionismo» dell'opposizione. Il capogruppo della sinistra democratica Cesare Salvi critica la revoca del consenso in sede deliberante che ha reso «impossibile la soluzione raggiungibile in poche ore. Gli allevatori ora sanno chi dover ringraziare». Sulla stessa linea anche il presidente dei senatori ppi Elia, secondo il quale «Polo e Lega non hanno esitato a ritardare la restituzione agli agricoltori della quota "b" a compenso degli anni '97-'98 del rilevante rimborso previsto dal decretolegge decaduto. Ma il dissennato ostruzionismo non impedirà una sollecita deliberazione sul disegno di legge al Senato». Infine, il presidente della commissione agricoltura della Camera, Alfonso Pecoraro Scarno (verdi), rilancia: di fronte «all'assurdo comportamento dell'opposizione, il governo ha il diritto-dovere di emanare immediatamente un decreto legge per restituire il massimo possibile delle somme e garantire soddisfazione agli allevatori onesti». In attesa, la commissione Agricoltura del Senato ha approvato il maxiemendamento del governo che contiene le norme per la parziale restituzione del superprelievo trattenuto dai primi acquirenti e per gli accertamenti delle irregolarità. Il ministro Michele Pinto ha chiesto al presidente del Senato Mancino un rapido inserimento del provvedimento nei lavori in aula. Davanti alle complicazioni procedurali in serata la tensione è ripresa a salire nei presidi. Per i Cobas degli allevatori «la situazione è di assoluto stallo. Vedremo nelle prossime ore se il governo imporrà una soluzione di forza. Noi lì siamo e lì restiamo sino alla fine. Certo che un decreto legge sulle multe sarebbe uno schiaffo agli allevatori perché attiverebbe i rimborsi soltanto dopo la riconversione». E dai Cobas modenesi arriva una precisa minaccia: «Spargeremo letame sui binari e bloccheremo il traffico ferroviario come in Veneto». [r. r.l Alcuni allevatori dei Cobas a Verona

Persone citate: Alfonso Pecoraro Scarno, Cesare Salvi, Francesco Speroni, Giulio Maceratini, Mancino, Michele Pinto, Roberto Borroni

Luoghi citati: Bruxelles, Italia, Roma, Veneto, Verona