Caso Cirio

Caso Cirio Caso Cirio Riformulata l'accusa ROMA. Sono stati riformulati i capi di imputazione a carico di Romano Prodi e degli ex consiglieri di amministrazione dell'Ili e l'ex amministratore delegato della Fisvi, Carlo Saverio Lamiranda, coinvolti nell'inchiesta per la cessione della Cirio-De Rica Bertolli dall'Ili alla Fisvi in base alla modifica dell'articolo 323 del Codice Penale riguardante 0 reato di abuso di ufficio: lo ha deciso il pm Giuseppa Geremia nel corso dell'udienza Gip. Geremia nella richiesta di rinvio a giudizio afferma tra l'altro che Prodi rivestiva «sin dal 1990 la carica di consulente della Unilever, gruppo che gestiva l'intera trattativa attraverso la interposizione di Fisvi, consentendo a quest'ultima di acquisire la disponibilità di un bene senza la capacità patrimoniale» necessaria. Inoltre il pm tiene conto dei risultati della perizia disposta dal gip Eduardo Landi, che ha verificato la congruità del prezzo pagato, ma accusa l'ex cda dell'Ili (Draghi, Ferro Luzi, Glisenti, Patroni Griffi, Poh) e Lamiranda di «avere intenzionalmente procurato vantaggio patrimoniale» alla Fisvi «non adottando le necessarie iniziative volte ad affermare il diritto dell'Ili a pretendere gli interessi... determinando un minor introito quantificabile in 3 miliardi 248 milioni 866 mila lire». A Prodi, in particolare, viene contestato d'avere ecceduto «i limiti dei suoi poteri» rinunciando ad un'integrazione di fidejussione e alla corresponsione di interessi. [Ansa)

Persone citate: Carlo Saverio Lamiranda, Caso Cirio, Eduardo Landi, Glisenti, Lamiranda, Luzi, Patroni Griffi, Prodi, Romano Prodi

Luoghi citati: Roma