Corpi speciali di R. R.

Corpi speciali Corpi speciali Discussione fra i ministri ROMA. Un vertice serale di governo, che in tempi normali poteva essere di ordinaria amministrazione, nei giorni dello scontro tra Carabinieri e Procura di Palermo ha assunto uno speciale significato politico. Romano Prodi e Walter Veltroni si sono incontrati a Palazzo Chigi con i ministri dell'Interno Napolitano, della Difesa Andreatta, delle Finanze Visco e della Giustizia Flick. Al termine, un comunicato della presidenza del Consiglio ha informato che «il ministro dell'Interno ha illustrato lo stato dei lavori, da tempo avviati con il contributo del Comitato nazionale dell'ordine e la sicurezza pubblica, sui problemi del coordinamento tra le forze di Polizia». Fonti di governo hanno spiegato che, dietro questa formula asettica, è stato messo innanzitutto a fuoco lo spinoso problema dell'Arma, della sua autonomia e dei suoi rapporti con la magistratura nel momento in cui i carabinieri svolgono funzioni di polizia giudiziaria. Proprio una delle questioni che si celano dietro il nuovo «caso Palermo» di cui nel vertice, ufficialmente, non è stata profferita parola. Ma sul tavolo del vertice Napolitano ha portato anche il nodo del coordinamento dei Ce con Polizia e Guardia di Finanza: questione che da anni attende una risposta e che potrebbe essere risolta, come ha annunciato qualche giorno fa il sottosegretario alla Difesa Brutti, in tempi brevi, «entro sei mesi» da un apposito decreto delegato del governo. Verrà creata una nuova figura di segretario generale, addetto al coordinamento. E a questo proposito, aveva avvertito Brutti, «il direttore del Dipartimento di Ps dovrà essere un civile slegato dalla funzione di Capo della Polizia». Ma a rendere più incandescente la materia del vertice è stato il nodo dei corpi speciali. Infatti anche i Ros, insieme con 10 Sco della Polizia e i Gico della Finanza, sono stati oggetto della discussione ministeriale. Sempre secondo fonti ministeriali, anche il loro futuro verrà inquadrato all'interno della riforma complessiva e delle necessità di un'azione coordinata. 11 problema torna d'attualità un anno dopo la bufera che investì i Gico per l'inchiesta spezzina su Necci, Pacini Battaglia e i successivi «veleni» su Antonio Di Pietro. Quanto ai Ros, sempre Brutti aveva ipotizzato una loro sottomissione ai Comandi provinciali dei Carabinieri: «Non possono esserci reparti che sfuggono al Comando provinciale, e questo discorso vale per tutti i reparti speciali» aveva detto. [r. r.]

Luoghi citati: Palermo, Roma