Bologna incorona la Kinder

Basket: Treviso sola dietro la capolista, Milano e Varese ko Basket: Treviso sola dietro la capolista, Milano e Varese ko Bologna incorona la Kinder E'Danilovic il killer della Teamsystem BOLOGNA. Dopo sette derby perduti malamente negli ultimi due anni, la Virtus ritrova la voglia e la forza di tornare la torre più alta di Bologna, battendo ai... rigori gli eterni rivali della Fortitudo alla fine di una partita intensa (78-77), forse non bellissima, ma degna di una disfida di questo livello, che ha stipato nell'arena di Casalecchio 9000 spettatori per un incasso record di lire 414.083.784. Danilovic (26 punti con 7 su 14 al tiro e 12 su 14 ai liberi) ha timbrato il derby alla sua maniera, anche se sarebbe ingiusto scordare altri protagonisti di questa stracittadina. Nella formazione di Bianchini, grandi Myers e O'Sullivan, ottimo anche Attruia nella ripresa (10 punti in 7') nonostante i suoi due errori-harakiri nei liberi a una ventina di secondi dalla fine. Pallido invece il Fucka del primo tempo, a corrente alternata Rivers, mentre Wilkins ha confermato nella ripresa una preoccupante flessione fisica. Il coach virtussino Messina ha avuto cose importanti da Abbio e Savie ( 13 punti e 8 rimbalzi), mentre Rigaudeau ha preferito lasciare la scena a Danilovic. Nel primo tempo si era subito notata la chiave di lettura del derby: la Virtus fa tutte le cose facili, la Fortitudo invece gioca ogni azione sul filo del rasoio. Myers e Pdvers sono due frecce e colpiscono in velocità la Kinder, che pare un po' sorpresa (9-14 al 5'). Messina ordina la guerra di trincea e allora Savie si avvinghia a Fucka, che scompare. Danilovic è paziente su Myers, mentre il faraone Wilkins in attacco passa i primi 10' a guardare. Tiene bene difensivamente la Teamsystem, che prende buoni rimbalzi (saranno 31-25 alla fine a suo favore) su un paio di sciocchezze di Sconochini. Il pareggio di Danilovic (17-17) è mia liberazione per gli 8 mila di fede bianconera. Si sveglia però Wilkins con una clamorosa tripla da i centrocampo. Fucka esce, mentre Messina e Bianchini cercano sangue fresco dalla panchina. L'ex Frosini risponde anche agli, striscioni maligni («Ti sei venduto per 30 denari») con buone giocate; Conlon e Moretti, invece, non incidono. I tagli di Danilovic nella di- fesa Fortitudo fanno male (23-22), ma Wilkins si ricorda a sprazzi di essere stato una stella della Nba e tiene a galla la sua squadra. Anche Myers, con tre falli, va a sedere. Il 35-33 di metà gara premia una Virtus stranamente più nervosa del solito. I segnali giusti la Kinder sembra darli a inizio ripresa: prima con due contropiede ficcanti (41-35), poi - dopo due gemme di Myers e di O'Sullivan che avevano riportato sotto la Fortitudo (46-46) - con un lavoro ai fianchi che fiacca la resistenza degli uomini di Bianchini. Stretta nella sua difesa assassina, la Virtus recupera palloni preziosi per lanciare contropiedi vincenti. Danilovic e Frosini non fanno sconti (61-54 al 10'). Sembrerebbe finita, ma non è così perché con l'entrata di Stefano Attruia, 178 cm di talento puro, la Fortitudo rientra clamorosamente hi partita, anzi sorpassa (65-66). Il finale si gioca a colpi di biliardo: hi buca vanno un po' tutti, a turno: Savie e Rivers, Fucka (che sbaglia però tre liberi importanti) e Danilovic, importantissimo. Siamo così sul 7676 a 60" dalla fine: Nesterovic sbaglia da un centùnetro; Attruia lo imita da tre ma un tallo di Danilovic lo manda in lunetta, dove il piccolo mulatto segna un solo libero (76-77); penetrazione di Danilovie e fallo su di lui, il serbo infila chirurgicamente entrambi i liberi e infine Rivers non sa sfruttare gli ultimi 4" di gioco. La Virtus resta così imbattuta e guarda al futuro con grande serenità. Aspettando il greco Papanikolau, si concentra qra sull'esperto playmaker 36enne Claudio Crippa, hi arrivo da Pistoia: sostituirà John Amaechi, pivot inglese che è tornato a Manchester e che a Bologna nessuno rimpiangerà. Leonardolannacci