Reja: il mio Toro ha trovato il passo da A
DOMENICA TORNA IL CAMPIONATO Il tecnico granata, confortato dalle ultime prove, è ottimista, nonostante la concorrenza agguerrita Reja: il mio Toro ha trovalo il passo da A «Perugia e Cagliari le nostre rivali» TORINO. Due mesi fa, dopo il naufragio con il Venezia, disse «Scordiamoci la A, pensiamo a salvarci». L'altra settimana, nel trionfale post Cagliari, raffreddò gli entusiasmi: «11 cielo lasciamolo ai passeri». Adesso, confortato dalla bella prova di Reggio Calabria, Edoardo Reja dichiara che «la promozione è un discorso che riguarda pure il mio Toro. La corsa al paradiso, come sempre, si deciderà in primavera, fondamentali sono gli ultimi due mesi, le ultime otto partite. Il Bari è la conferma eclatante: sino ad aprile stentò, era più vicino alla zona retrocessione che a quella delle candidate alla A e con un finale dirompente, conquistando 21 punti su 24, centrò il traguardo. Noi abbiamo già rimontato non poche posizioni, continuando come dal dopo Venezia in poi ce la faremo. Anche se la concorrenza è agguerrita; accidenti se è agguerrita». Già, la concorrenza. La giudichi, ci spieghi pregi e difetti delle sei che precedono il Torino. Qual è la migliore? «Il Venezia, di sicuro. Ha un organico equilibrato, azzeccata la sintesi di qualità e quantità, di gioventù ed esperienza. Inoltre, l'arrivo di Bresciani (Pier Paolo, il piccolo attaccante-tornante ex Foggia, ndr) ha aumentato la forza del collettivo. Novellino ha orientato al meglio la campagna acquisti». Anche la stagione scorsa Novellino, alla testa del Ravenna, era partito a razzo: poi, dopo Natale, rallentò e finì appena davanti al deludentissimo Torino. «Sì, però quel Ravenna non è questo Venezia. Inoltre, allora, ai ravennati furono tolti tre punti, la penalizzazione ebbe un effetto negativo determinante. Aggiungiamoci che la società non confermò durante la stagione alcuni uomini... insomma, non c'erano proprio i presupposti, diciamo così ambientali, oltre che tecnici, perché la squa- fa, dopo il I:zia. disse: lilèbcad dra arrivasse sino in fondo. Il Venezia, invece, non crollerà, ha dra arrivasse sino in fondo. Il Venezia, invece, non crollerà, ha tutto, ambiente e squadra, per conquistare una storica promozione (i lagunari dissero addio alla A nel giugno '67, ndr)». Dopo il Venezia c'è la Salernitana di Delio Rossi. «Altra formazione con le credenziali giuste. Rossi e i dirigenti si nascondono, dicono di vivere alla giornata: invece, hanno la promozione in testa, hanno costruito una squadra da A. Il pubblico è caldissimo e quando le cose vanno bene è un vantaggio enorme». Però, Delio Rossi parte sempre come un siluro per finire arrancando: accadde a Pescara un anno fa, a Salerno nel '95. «Speriamo succeda di nuovo. Però, a differenza di quelle sta- gioni, adesso Rossi può contare sulla coppia di bomber Artistico e Di Vaio che è garanzia di gol, tanti gol: non a caso, il primo è capocannoniere con 9 reti, il secondo ne ha firmati 6: insieme hanno realizzato più di tutto il Toro (13 centri) e fanno della Salernitana la squadra con l'attacco più prolifico. Con due falchi d'area simili Rossi è attrezzato benissimo per sopravvivere anche nei momenti di crisi». A proposito di tandem d'attacco: non crede che pure il Verona, terzo, con De VitisAglietti, sia bene attrezzato? «Infatti, in casa è terribile, le suona a tutti e ben lo sanno i granata. Però, in difesa i ragazzi di Cagni mi pare abbiano ancora qualche problemino da risolve¬ re: così come lascia a desiderare il rendimento in trasferta, tre r e è i ta» re: così come lascia a desiderare il rendimento in trasferta, tre pareggi sono magro bottino. Insomma, un Verona doublé face, alquanto altalenante». Quarta è la Reggina da voi appena omaggiata di due punti. «E' la rivelazione, per il momento. Non la vedo come concorrente alla promozione, l'organico è limitato: 12-13 giocatori e tanti giovani. Colomba sta lavorando in modo stupendo, che sia così in alto è già risultato ottimo». Davanti rimangono Cagliari e Perugia. Qual è più difficile da superare? «Hanno caretteristiche differenti. Il Perugia è bello, proprio bello da vedere, lo giudico il gruppo più tecnico, possiede una caratura da A. Ma, siccome tra i cadetti la tecnica non basta, ecco spiegate le difficoltà umbre. L'ambiente non è dei più tranquilli, non è certo un vantaggio per i giocatori. Quanto al Cagliari, ha problemi, Ventura non ha ancora trovato un assetto tattico preciso. Difficile dire adesso chi, tra Grifone e sardi, è il rivale più pericoloso, lo sapremo solo tra un paio di mesi». Ci sarà anche quest'anno una sorpresa? «E' sempre dietro l'angolo. Lo scorso campionato, addirittura furono tre: Lecce, Empoli e il mio Brescia. Stavolta potrebbe chiamarsi Chievo, il Chievo del giovane Baldini che, sfruttando l'onda lunga di Malesani, sta giocando bene ed ha gli stessi punti nostri... Comunque, noi non dobbiamo guardare agli altri, dobbiamo continuare sulla strada imboccata a Monza». Già, con questo ritmo la squadra di Reja andrà in A malgrado il terrificante avvio sotto la gestione Souness. Otto punti in quattro partite (Monza, Andria, Cagliari e Reggina) significano 2 punti a domenica. Con un simile passo il Toro finirebbe a quota 69 che ha sempre significato promozione. Claudio Giacchino «Il Venezia è di sicuro la squadra migliore, per il momento la rivelazione è la Reggina, il Perugia è bello da vedere, ma tra i cadetti la tecnica non basta» HI ^S | ^*r 1 m DOMENICA TORNA IL CAMPIONATO Il campionato di serie B riprende domenica 30 novembre (ore 14.30), 12a giornata, con queste partite: Ancona-Salernitana, Cagliari-Reggina Castel di Sangro-Reggiana, Chlevo-Perugia Foggia-Lucchese (sabato 29, ore 14.30, pay-tv) Fidelis Andria-Verona, Genoa-Monza, Pescara-Padova Torino-Treviso, Venezia-Ravenna Questa è la classifica: Venezia 25; Salernitana 23; Verona 21 Reggina 18; Cagliari e Perugia 17; Chievo e Torino 15 Treviso, Ancona, Lucchese e Reggiana 14; Foggia 13 Castel di Sangro, Ravenna e Fidelis Andria 12; Pescara 11 Monza e Genoa 10; Padova 9. 1 Reja è convinto che «la corsa alla A si deciderà come sempre in primavera»
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Particolare significato oggi nelle celebrazioni del 25 aprile
- Le posizioni dei partiti per il divorzio
- Divorzio e governo
- Nascita di Marconi
- A «Lascia o raddoppia?» il primo campione?
- ANDREOTTI PROPONE IL MONOCOLORE DC ANCHE SENZA APPOGGI
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Come trattare sul divorzio
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Internet, istruzioni per l'uso
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- un po'di fantascienza
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Particolare significato oggi nelle celebrazioni del 25 aprile
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy