Samp, le 500 vittorie

Samp, le 500 vittorie I NUMERI DELLA SERIE A Col nuovo tecnico traguardo storico per i doriani, mentre per il Napoli è senza precedenti il sesto ko consecutivo Samp, le 500 vittorie NELLA partita dai tanti tabù non l'ha spuntata proprio nessuno: Parma, Lippi e Inzaghi dovranno aspettare ancora. Gli emiliani, al Delle Alpi, fra campionato e coppe, ci hanno provato 12 volte senza mai ricavarne un successo. Niente da fare neppure per Lippi: Ancelotti è il solo tecnico della A che non gli ha mai concesso i 3 punti. A Inzaghi, invece, la sua ex squadra continua a essere vietata: l'attaccante ha segnato contro 15 delle 18 formazioni della massima divisione; a digiuno soltanto contro Parma, Atalanta e Empoli, squadre le ultime due che deve però ancora affrontare. SAMP VITTORIA STORICA. Boskov è baciato dalla fortuna. Il suo rientro in campionato al timone della Samp è di quelli che lasciano il segno: i blucerchiati contro il Bari hanno festeggiato ieri la 500" vittoria in serie A. Del resto nessuno più dei tecnico slavo meritava tanta soddisfazione: ha guidato la Samp all'unico scudetto della sua storia e con lui in panchina i genovesi hanno ottenuto 88 delle 500 vittorie dello storico brindisi. NAPOLI, BRUTTO RECORD. L'impennata di Coppa Italia non ha seguito e il Napoli, nella trasferta di Lecce, va incontro al sesto consecutivo ko. Un momento assolutamente senza precedenti in casa degli azzurri, piombati sull'ultimo gradino della classifica, con il Piacenza. Quattro delle sei sconfitte napole¬ tane sono targate Mazzone: il tecnico un poker di ko l'aveva già subito alla guida dell'Ascoli nel 1974-75, della Fiorentina nel 1977-78 e del Lecce nel 1988-'89. INTER SEMPRE IN GOL Sempre a segno l'Inter di Simoni. Un ruolino unico quello dei nerazzurri: le altre squadre, in zona gol hanno avuto tutte almeno una domenica di pausa. Al fianco di Ronaldo il gol è patrimonio di tutti: sono già 8 i bomber nerazzurri (uno in meno degli uomini mandati a bersaglio dall'Udinese di Zaccheroni). Anche il Milan merita una citazione: nell'undici di Capello, il più esterofilo della compagnia, il gol italiano proprio non trova spazio. LA ZONA LUISO. Se Cesarmi, negli Anni 30, aveva dato il suo nome all'ultimo minuto della partita per i gol che in quella frazione di gioco riusciva a mettere a segno, in questo 1997-'98 è giusto ribattezzare come «zona Luiso» le prodezze messe a segno in apertura di gara. In Coppa Uefa, contro il Shakhtyor Donetsk, il vicentino aveva timbrato dopo 29", ieri all'Olimpico dopo 54" ha fatto secca la Roma. UN CATTIVO OIENTL Chiesa ce l'ha con la Juventus. Le cifre non lasciano spazio a dubbi: l'attaccan¬ te, quando vede bianconero, si scatena. A partire dal 1995-'96, con la maglia della Samp prima e del Parma dopo, ha affrontato i torinesi cinque volte infilando a Peruzzi cinque gol. L'unico passo falso nel girone di ritorno del campionato scorso, peraltro bilanciato dalla doppietta del Luigi Ferraris nell'andata 1995-'96. MASINGA CHE CARATTERINO. Masinga, l'unico sudafricano del nostro calcio, è il cliente più affezionato al cartellino rosso. Fascetti, in campionato, lo ha mandato in campo sette volte e l'attaccante si è fatto cacciare a Firenze dall'arbitro Rossi, nella capitale contro la Lazio da Bronfrisco e ieri a Genova da Pin. Espulsioni in aumento: 52, 18 in più del campionato scorso. Bruno Colombero