Roma, brividi alla Zeman

2 II Vicenza battagliero beffa per due volte la difesa giallorossa con Luiso e Ambrosetti Roma, brividi alla Zeman Non bastano i gol di Balbo e Paulo Sergio ROMA DAL NÒSTRO INVIATO Finisce 2-2 la sfida dell'avamposto del calcio, Zeman contro Guidolin. Con loro non ci si annoia, mai. Il risultato ò ballerino, nel senso che premia subito il Vicenza, poi per due volte la Roma prima di congelarsi sul pari definitivo. Gli allenatori gestiscono squadre che si stringono la mano e subito si combattono, a viso scoperto e senza ipocrisie, con una tensione che si trasmetti, sugli spalti. La battaglia non ronfina però i giocatori a una sene di duelli frontali fini a se stessi Kojiia e i/icenza producono divertimento, che, si sa, nel calcio partorisce errori e gol. Semjù togliere meriti a un Vicenza battagliero e realista, va intatti rie o i dato che questa Roma rimasta ir. IO Irosso perAldairall'8' del st) ma votata lo stesso allo show, al movimento globale e al pressing avanzato, ai limiti della spregiudicatezza, è vittima dei propri errori prima che delle conclusioni di Luiso e di Ambrosetti. Dopo 58 secondi Candela e Petruzzi indugiano su Zauli, il cui cross è sfruttato da Luiso, mentre Aldair fa la bella addormentata! Come mandare giù un secchiello pieno di cubetti di ghiaccio. E' il primo errore, però la Roma non si scompone, il verbo zemaniano indica nella continuità e nell'aggressività i sentieri da percorrere, senza un attimo di respiro. E dopo un bell'intervento di Brivio (7') su conclusione di Paulo Sergio, lo schema su piazzato (28') porta il pallone da Totti a Di Biagio fino alla testa di Balbo, che supera Brivio, impotente e incolpevole. Per premio, Zeman sostituirà Balbo nei 2 tempo, lasciando tutti perplessi. Gli spunti sono sempre ricchi di intensità, ma mentre il boemo resta puro nelle intenzioni e nei fatti, petto in fuori e avanti tutta, Guidolin è un revisionista della nuova frontiera, tiene solo Luiso in avanscoperta e, in mezzo al campo, si copre con 5 uomini, Schenardi, Di Carlo, un doberman, Zauli (lucido, stiloso, anche se narcisista), Ambrosini e Ambrosetti. Ma la Roma non dà loro tregua, li carica, rida equilibrio allo scacchiere spingendo con tre punte (o pseudo tali), Balbo (poi Delvecchio), Totti e Paulo Sergio, e sfruttando gli inserimenti esterni visto che con Luiso sola spina nel fianco, la difesa può sguinzagliare Candela e Cafu, lasciando Aldair e Petruzzi uniche sentinelle. C'è la novità Wagner: si industria senza raccogliere tanto. Molto più concreto Paulo Sergio, che s'intende sempre di più con Totti, il raffinato. Ed è appunto il brasiliano a porgere (39') un pallone per Balbo, che solo davanti a Brivio colpisce il palo, e a raccogliere (44'), con tocco vincente, un assist di Cafu. A questo punto accadono cose che rimettono tutto in discussione. Trascorrono 2 minuti dalla gioia di Paulo Sergio e Zauli impegna Konsel pronto a ribattere, però sul sinistro di Ambrosetti che spara a colpo sicuro. La partita tiene in serbo ancora un sacco di eventi da servire, come l'espulsione di Aldair che stende Luiso (8' st), ultimo uomo. L'occasione per aprire una parentesi su Cesari, il quale non userà lo stesso metro su Di Carlo, ottimo anche come «massaggiatore» di Totti. E a poco serve il compenso finale, l'espulsione di Belotti al 47'. L'arbitro genovese si rende anche protagonista di un «caso» curioso: nell'intervallo è costretto a cambiare look, dopo aver diretto il primo tempo con una divisa grigia molto simile alle maglie dei vicentini. Per cancellare il bisticcio cromatico, si ripresenta con un completo verde, finalmente regolamentare. Dicevamo degli errori dei romanisti e di Cesari. Zeman dice: «Lui non mi è piaciuto. E invece ho apprezzato la squadra; anche in 10 ha sempre cercato di vincere». Di Guidolin l'altro punto di vista: «Pari meritato, dopo l'espulsione di Aldair potevamo vincere, ma con la Roma non è facile e alla fine, temendo di perdere, mi sono cautelato». Le porte nel secondo tempo restano intatte, Konsel para bene (2') su Ambrosetti, mentre Di Francesco (37') e Totti (43') vanno solo vicini alla felicità. E i tifosi giallorossi tornano a casa contenti soprattutto per la forma. La sostanza, il 2-2, invece non va giù. Angelo Caroli llili ROMA (4-3-3) gfc VtCENZA (4-5-1) KONSEL 6 brm0 6 CAFU 6. VMANI 5.5 PETRU7ZI 5.5 BELOTTI 6.5 ALDAIR 4.5 DICARA 6 CANDELA 5.5 BEGHETTO S.v. TOMMASI 5 (12' p.t. COCO) 6 DIBIAGIO 6.5 SCHENARDI 6.5 VAGNER 6 Dl CARLO 6.5 (1's.t.DI FRANCESCO) 5.5 ZAUU 7 PAULO SERGIO 6.5 (34's.t. BARONIO) s.v. BALBO 6.5 AMBROSINI 6 (1's.t. DELVECCHIO) 5 AMBROSETTI 6.5 TOTTI 6.5 (39's.t. MENDEZ) s.v. LUISO 6 AII.:ZEMAN 6.5 All.: GUIDOUN 6.5 2 Arbitro: CESARI 5 Reti: p.t.: i ' Luiso, i&' Balbo, 44' Paulo Sergio, 46' Ambrosetti. Ammoniti: Di Biagio, Petruzzi, Di Carlo, Baronio, Coco, Ambrosini. Espulsi: s.t.: 8' Aldair, 47' Belotti. Spettatori: paganti 15.705, incasso 563.045.000, abbonati 34.702, quota abbonati 894.400.000. Paulo Sergio balla il samba dopo aver segnato il secondo gol romanista [ansa]

Luoghi citati: Brivio, Roma, Vicenza