San Salvario, rissa con feriti e arresti

Italiani contro extracomunitari. «Hanno rubato un portafogli». «Un'aggressione razzista» Italiani contro extracomunitari. «Hanno rubato un portafogli». «Un'aggressione razzista» San Salvarlo, rissa con feriti e arresti Tra gli avventori di due bar La birreria II Cammello contro il bar Down Town. Non è stata, purtroppo, una partita di pallone ma una violenta e sanguinosa rissa scoppiata sabato notte a San Saivario. Il bilancio è di mezza dozzina di feriti e di tre arrestati, un italiano e due africani. Per gli extracomunitari non ci sono dubbi: «E' stata un'aggressione razzista». Ma esistono due versione dei fatti. Secondo i carabinieri tutto sarebbe infatti cominciato, poco dopo l'una, alla birreria II Cammello di via Principe Tommaso. E' un locale che fa «tendenza», frequentato prevalentemente da italiani, come testimonia l'insegna luminosa che lo definisce «european pub». Qui, dalle giacche appese agli attaccapanni, sparisce un portafogli. E qualcuno si ricorda di avere notato due uomini di colore aggirarsi nel locale. «Sono stati loro» è l'immediata reazione degli avventori. Ed escono in strada, alla ricerca dei responsabili. In via Sant'Anselmo c'è una prima, breve rissa con un gruppetto di extracomunitari nigeriani e senegalesi. Questo scontro è privo di conseguenze perché i poliziotti di guardia alla vicina sinagoga avvertono la centrale dei carabinieri, competente per territorio. I militari intervengono subito, tranquillizzano gli animi e poi riprendono il normale pattugliamento. E' a questo punto che torna a scatenarsi la violenza. Alcuni italiani raggiungono di corsa il bar Down Town, in via Galliari, gesti- to da Erika Petta, e prendono a bottigliate alcuni extracomunitari che si trovano in quel momento sul marciapiede. Gli aggrediti cercano scampo all'interno e comincia un breve assedio con gli italiani che lanciano bottiglie contro le vetrine del locale, mandandole in frantumi. Per i carabinieri scatta di nuovo l'allarme, giusto in tempo per bloccare un bianco e due africani che, tramortiti e feriti, si trovano ancora nei pressi. Sono Renato Casalnuovo, 19 anni, elettricista, via Nizza 9; Moustafà N'Diaie, 19 anni, originario della Mauritania, senza fissa dimora; Diouf Ceik, 29 anni, senegalese, corso Tirreno 143. Arrestati per rissa aggravata e trasportati all'ospedale, hanno prognosi fra i 10 e i 20 giorni. La versione degli extracomunitari del Down Town è invece diversa: «E' stata un'aggressione: erano una trentina, tutti con i guanti neri, al grido di via i negri dal quartiere. Ci è sembrato anche di riconoscerne qualcuno, volti che ci pare di aver visto nei dintorni di un circolo di destra. Hanno teso un agguato a Diouf e Moustafà in via Principe Tommaso, proprio di fronte all'albergo dove abitano. Secondo noi, li stavano aspettando». Anche Immacolata Casalnuovo, madre del giovane italiano arrestato, vuole puntualizzare: «Mio figlio passava da lì assolutamente per caso. E' stato ferito all'occhio da un bicchiere scagliato dai contendenti. E' un ragazzo con la testa a posto, aveva appena trovato la- voro». Nella notte intorno al bar Down Town (di fronte al quale si notavano, ancora ieri mattina, vistosi schizzi di sangue e bottiglie infrante) una mano sconosciuta ha affisso numerosi volantini, scritti a macchina e poi ingranditi: «Attenzione, zona a rischio per prostitute nere, sfruttatori nigeriani, borsaioli, spacciatori, drogati». A San Salvarlo è tornata la tensione. Angelo Conti Lo scontro a colpi di bottiglia in via Galliari In frantumi i vetri del Down Town Da sinistra Renato Casalnuovo di 19 anni elettricista coinvolto nella rissa e arrestato e Moustafà N'Diaie di 19 anni finito anche lui in manette Erika Petta, titolare del bar Down Town che ha avuto le vetrine rotte

Persone citate: Angelo Conti, Diouf, Diouf Ceik, Erika Petta, Moustafà, Moustafà N'diaie, Renato Casalnuovo

Luoghi citati: Mauritania