Oggi il caso aeroporto in Sala Rossa
Consiglio comunale Consiglio comunale Oggi il coso aeroporto in Sala Rossa Aeroporto «sicuro» e metrò, oggi, all'esame della Sala Rossa, nella prima di due sedute municipali (il Consiglio è convocato anche domani) dense di interpellanze, mentre slitta alla prossima settimana, ossia al primo dicembre, il dibattito sul dormitorio di via Filadelfia contro il quale si è ribellata la circoscrizione di Santa Rita. Dopo il declassamento dello scalo di Caselle, tutti i gruppi, o quasi, (le interpellanze sono firmate da verdi, Re, Forza Italia, An e Lega) chiedono, con sfumature varie, le dimissioni dei vertici della Sagat, società che lo gestisce. Nella maggioranza, i verdi con Silvio Viale sono convinti che il Comune debba far dimettere tutti gli attuali anmiinistratori, riducendo il Consiglio Sagat a cinque membri. Analoga la presa di posizione di Rifondazione comunista, mentre il pds chiede la testa dei vertici (presidente e arnministratore delegato). Alleanza per Torino e il sindaco Castellani, invece, antepongono a tutto il ritorno ad una normale gestione dell'aeroporto, anche perché fra nemmeno un mese si svolgerà l'assemblea ordinaria della Sagat e in quella sede si potranno vagliare eventuali ipotesi di cambiamento e di dimissioni. Nella minoranza, Forza Italia, con Daniele Cantore, spara a zero. Chiede una commissione d'inchiesta e definisce «vergognosa» la situazione creata «dalle pesanti responsabilità di governo, giunta Castellani e della stessa Sagat». Chiglia (An) accusa di scarsi controlli Civilavia e ministero dei Trasporti. Cdu, invece, attacca il sindaco («Non ha Ijrifqnnatp. il Consiglio», dicono Battuello è Chiavarinò), ma «salva» il vertice Sagat. Mario Borghezio (Lega Nord), oltre ad invocare le ammissioni degli amministratori dell'aeroporto, annuncia che domanderà al sindaco di spiegare come mai, in occasione della sciagura provocata dall'Antony, affermò che Caselle era uno scalo super-sicuro. In Consiglio, sempre oggi, arriveranno pure alcune interpellanze sullo stato dell'arte del metrò, soprattutto alla luce della decisione di «bandire una gara» anche per il sistema, mantenendo però l'attuale tracciato, le stazioni già definite e l'automatismo dei convogli (il che farebbe presumere che resti valido il sistema Val). Comunque un appalto internazionale, secondo i tecnici, farebbe slittare almeno di un anno l'apertura dei cantieri. Nel frattempo il Comune dovrà decidere quale società creare per gestire il progetto e il piano finanziario. Con la speranza che il governo, mantenendo le promesse fatte dal ministro Burlando al convegno sull'Alta velocità del Lingotto, raddoppi il contributo dello Stato: da 350 a 700 rniliardi. Giuseppe Sangiorgio
Persone citate: Battuello, Burlando, Castellani, Daniele Cantore, Giuseppe Sangiorgio, Mario Borghezio, Silvio Viale
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