Un tg per fare «Solletico» di Simonetta Robiony

Raiuno: pronto per Natale il notiziario dedicato ai bambini Raiuno: pronto per Natale il notiziario dedicato ai bambini Un tg per fare «Solletico» Per 5 Riorni alle 17, durerà 10 minuti Cronaca, inchieste e anche spettacolo ■ ROMA. Ci hanno pensato a lungo, hanno riflettuto, studiato, fatto comparazioni, raffronti, indagini, ma alla fine hanno deciso: nelle feste, tra Natale e la Befana, partirà il primo Tg dei bambini della televisione italiana. Figlio di un accordo tra la Raiuno di Tantillo e il Tgl di Marcello Sorgi, sarà condotto da Tiziana Ferrario; avrà la durata di dieci minuti, dalle 17 alle 17,10; andrà in onda per cinque giorni a settimana dal lunedi al venerdì; starà all'interno di «Solletico», uno dei pochi programmi, in questa stagione di cali d'ascolto, ad essere in crescita. «Stanno cominciando a fare i numeri zero», dice Sorgi, «la redazione è al completo, la scenografia è arrivata, la grafica la stiamo mettendo a punto e abbiamo anche preparato un filmato su come i bambini vorrebbero il loro tg». E Paola De Benedetti, vicedirettore di Raiuno, da sempre responsabile della tv dei ragazzi, ricorda che «un'inziativa del genere è tipica del servizio pubblico, tant'è che, a far concorrenza a Raiuno, sulle reti Mediaset, ora ci sono solo i cartoni di Itaha 1. I ragazzi, in quanto tali, sono sempre in minoranza, se si dovesse badare solo al loroascolto non avrebbero diritto neanche a una trasmissione». Ma cos'è un tg dei bambini? A dirlo sembra facile. Invece la questione è complicata, a partire dalla definizione: dei bambini o per i bambini? «Una cosa è fare un telegiornale che contiene notizie solo sul mondo dei bambini, quelli che vanno dai sei anni ai quattordici, e un'altra è fare un tg che spiegi ai più piccoli avvenimenti e questioni all'ordine del giorno sui giornali dei grandi. La strada scelta dalla Rai sta a metà tra le due proposte: molta attenzione alla scuola come alle Space Girls, al mondo dei libri come a quello dello sport, ma anche un tentativo di rendere chiaro e comprensibile quel fatto di politica nazionale o internazionale che abbia conquistato la primapagina e l'apertura nel tg della sera». Altra questione da risolvere è stata la scelta del conduttore. Meglio far leggere le notizie in studio a un ragazzino che si finge giornalista per favorire l'identificazione con i piccoli ascoltatori o a un giornalista vero che può puntare sull'autorevolezza? Dopo aver esaminato il pano¬ rama straniero, dall'Inghilterra alla Francia, dall'Olanda alla Germania, agli Stati Uniti, hanno optato per la formula usata dalla Bbc: uno o più adulti in studio a leggere le notizie, ma, quando si può, la presenza dei bambini nei servizi girati per commentare questo o quel fatto. «Naturalmente il linguaggio sarà molto chiaro, si farà ricorso alla grafica, l'argomento sarà illustrato con carte geografiche per far capire dove si trova questo o quel posto, saranno spiegate le ragioni storiche che stanno dietro ogni grosso avvenimento. Un esempio. Sulla strage dei turisti in Egitto ci sarà una cartina per far vedere a che punto del Nilo sorge Luxor nonché verranno illustrate le origini del fondamentalismno islamico. Un altro esempio. Sul dibattito se gli scrutini debbano o meno restare segreti si farà una piccola indagine». Ma la cronaca non propone sempre argomenti sui quali dare informazioni ai ragazzi è semplice. La pedofilia dovrebbe o no essere af- frontata nel tg dei bambini? «Non parlarne sarebbe stupido e inutile conclude la De Benedetti- dopo che tutti, bambini compresi, alla tv ne hanno sentite tante. In un tg dei bambini, però, occorre farlo in maniera giusta: senza spaventare e senza minimizzare. Anche, perciò, dietro questo tg, ci sarà un comitato di esperti, tra cui anche Bollea, che dovrebbe suggerire su ogni argomento il tono e le spiegazioni più appropriate. L'obiettivo di questo tg non è convincere i genitori a non far vedere ai loro figli i telegiornali, ma integrarne l'ascolto con un notiziario che li aiuti a comprenderli meglio». Simonetta Robiony ■ Elisabetta Ferracini e Mauro Serio conduttori di «Solletico»

Luoghi citati: Egitto, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Roma, Stati Uniti