«Lui l'ha lasciata, lei lo ha fatto uccidere»

«Lui l'ha lasciata, lei lo ha fatto uccidere» L'uomo fu assassinato un mese fa in un agguato, ferita la sua nuova compagna. Gli arrestati negano tutto «Lui l'ha lasciata, lei lo ha fatto uccidere» Bari, finiscono in manette una ragazza di 20 anni e il fratello BARI. Una crisi sentimentale risolta a colpi di pistola. Abbandonata dal fidanzato, lo ha fatto ammazzare. Ma avrebbe dovuto morire anche la sua nuova compagna. Lei, però, è rimasta ferita gravemente. Succedeva il 20 ottobre. Due persone con il volto coperto da passamontagna arrivarono, pistole in pugno, a bordo di una Croma. Affiancarono una Uno, sparando una decina di colpi. E' successo a Mola di Bari. Giuseppe Viatore, 32 anni, centrato alla testa, fu ucciso. Grazia Nitti, ventiseienne che era alla guida dell'auto, venne colpita a una spalla e all'addome: salva per miracolo. Sulle prime sembrava un classico agguato malavitoso. Viatore aveva precedenti penali per spaccio di droga e furto ed era sottoposto a sorveglianza speciale. Invece no: è stato un delitto passionale commissionato, secondo le prove raccolte dai carabinieri in un mese di in¬ dagini, da Annamaria De Mattia, 20 anni. Non avendo gradito il tradimento e l'abbandono, voleva punire il suo ex. Viatore l'aveva lasciata, preferendole Grazia Nitti. La separazione era diventata ufficiale tre giorni prima del delitto. Viatore aveva fatto le valigie e lasciato l'appartamento che aveva fino ad allora diviso con Annamaria De Mattia. Accusata dell'omicidio la donna è stata arrestata con il fratello Francesco, un pregiudicato che, per altri reati, si trovava agli arresti domiciliari. Entrambi sono accusati di essere i mandanti dell'omicidio. Ma in carcere è finita anche la convivente di De Mattia, Maria Romano, ventunenne. Non c'entra con il delitto, ma durante una perquisizione nel suo appartamento del quartiere San Paolo, a Bari, ha alzato un po' troppo la voce (minacce e oltraggio) con i carabinieri. I quali hanno peraltro ritrovato una pistola detenuta illegalmente. La tesi degli investigatori è che Annamaria De Mattia abbia chiesto al fratello di risolvere la faccenda a colpi di pistola, punendo il suo ex fidanzato e la donna che gliel'aveva soffiato. Benché nessuno degli arrestati abbia confermato le accuse, le prove raccolte dai carabinieri hanno convinto il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bari, Maria Iacovone, a firmare le ordinanze di custodia cautelare richieste dal pubblico ministero Alessandro Messina. L'omicidio era stato preceduto da alcuni avvertimenti. Venne incendiato l'appartamento di Grazia Nitti e Viatore, secondo quanto hanno accertato gli investigatori, fu minacciato dalla famiglia De Mattia. Il 20 ottobre, quando il rapporto sentimentale si era definitivamente interrotto, Viatore fu ammazzato. Aveva una gamba in¬ gessata, e non poteva guidare. Al volante della Uno c'era quindi la sua nuova fidanzata. Dovevano raggiungere un'autofficina. Furono pedinati, finché la Croma si avvicinò: a bordo c'erano due persone con il volto coperto. Tutto avvenne in pochi istanti, tanto che Viatore non ebbe il tempo di scappare. Con l'intenzione di uccidere entrambi, i killer spararono una decina di colpi, calibro 7,65 e calibro 9. Viatore fu centrato alla testa e morì all'istante. La donna, seppure ferita gravemente, riuscì a salvarsi. L'auto usata per il delitto, rubata nei giorni precedenti all'agguato, venne ritrovata nelle campagne di Monopoli, bruciata. Ma nella ricostruzione dell'omicidio mancano, almeno per il momento, ancora alcuni tasselli: non si sa, per esempio, chi l'abbia materialmente eseguito. Tonio Attìno

Luoghi citati: Bari, Mola Di Bari