Un cecchino per il Barone Rosso
OSSERVATORIO GRANDE GUERRA Abbattuto da un tiratore scelto, non durante un duello aereo Un cecchino per il Barone Rosso Riscritta la leggenda di von Richthofen LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' da riscrivere l'ultima battaglia del Barone Rosso. Manfred von Richthofen, asso dell'aviazione tedesca nella prima guerra mondiale, fu ucciso non da un pilota canadese, ma da un tiratore scelto australiano, che lo colpì mentre il triplano un Fokker dipinto di rosso - passava sopra la sua postazione. La storia di come finì veramente quel leggendario pilota, morto appena ventiseienne dopo avere abbattuto 80 aerei alleati, è al centro di un nuovo libro - «L'ultimo volo del Barone Rosso» - scritto dallo storico dell'aviazione Norman Franks sulla base di documenti inediti. Si spiega forse in questo modo perché Roy Brown, il pilota canadese decorato per la coraggiosa azione presso Vaux-sur-Somme, rivendicò quella vittoria nei cieli francesi soltanto quando altri ufficiali del 209° squadrone lo spinsero a farlo «per la gloria del corpo aereo». Per lo stesso motivo il sergente Cedric Basset Popkin, l'uomo che sparò da terra, non andò mai oltre la dichiarazione di essere stato «coinvolto» in quell'episodio di guerra. Era una bella giornata di sole dell'aprile 1918 quando il Barone Rosso decollò con la sua squadriglia, per una ricognizione di routine sulle linee della Somme. Poco dopo intercettò un pilota inglese, rimasto isolato, che cercò di salvarsi spingendosi sulle linee alleate. Fu a questo punto che intervenne il capitano Roy Brown, il quale riuscì a mettersi sulla coda di Von Richthofen e a sparare qualche colpo prima di virare. Pochi attimi dopo il Fokker si gettò in picchiata verso terra e successivamente atterrò in un prato presso una fabbrica di mattoni. La versione ufficiale dei fatti, avallata dalla Raf, è che quando Von Richthofen atterrò era gèi morto. Una lettera di Ernest Twycross, artigliere inglese che corse accanto all'aereo del tedesco, rivela invece che il Barone Rosso era ancora vivo almeno un minuto dopo l'atterraggio: troppo tempo, dato il tipo di ferita riportata, dal momento dello scontro con Brown. Un'altra lettera precisa che Von Richthofen stava tornando verso le linee tedesche quando improvvisamente il suo aereo s'impennò, una manovra che bene rientra in una scenario in cui il pilota, colpito al fianco destro, reagisce dando un colpo alla leva di comando. L'angolazione della pallottola che lo uccise coincideva esattamente con la posi¬ zione di Popkin, in quel momento ad appena 20 metri dal Fokker. I documenti erano stati raccolti fra il '37 e il '39 da John Coltman, un appassionato d'aviazione. Questi fu ucciso in azione mentre, nell'ultima guerra, sorvolava la Germania. Le lettere sarebbero rimaste in un cassetto fino all'anno scorso, quando la nipote le ritrovò e le mandò a Franks perché gettasse luce sulla vera fine del Barone Rosso. Fabio Galvano Manfred von Richthofen, alias il Barone Rosso, asso dell'aviazione tedesca nella prima guerra mondiale
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