«Ecco che cosa mi raccontò il pentito»

I «Ecco che cosa mi raccontò il pentito» De Donno: fece i nomi dei marescialli sospettati DOCUMENTO L'INTERROGATORIO DEL CAPITANO I L cap. De Donno dichiara quanto segue: «Col Siino ebbi una serie di incontri. Alcuni autorizzati, altri a livello confidenziale; inoltre ebbi con lui varie telefonate. Gli incontri autorizzati si svolsero, se ricordo bene, nel 1993. Ve ne fu uno in ospedale, dove il Siino era ricoverato, un altro a Termini Imerese e due a Carinola. Poi ci furono dei contatti informaU. Questi si svolsero nel 1995 quando il Siino era ricpverato al Policlinico* Umberto I d4"Som&. D> telefonate1' risalgono a questo secondo periodo (il Siino aveva un cellulare Gsm) e servivano per concordare glie incontri o avere precisazioni su collo¬ qui già intercorsi. Tutti i colloqui erano finalizzati a fare "pentire" il Siino, nonché a raccogliere notizie utili alle nostre indagini, in particolare quelle rivolte alla cattura di Bernardo Provenzano. Nel corso di uno dei colloqui suddetti il Siino mi parlò del m.llo Canale e del m.llo Lombardo, ma soprattutto del primo. Mi disse che era a conoscenza di contatti del Canale con personaggi di Cosa Nostra, si trattavk'tìi persone dell'area Vi Bartinico{ Trapani, Marsala, delle quali però il Siino non mi fece il nome.* In tale contesto Siino espresse qualche dubbio anche su lombardo, nel senso che Canale gli aveva rappresentato la possibilità di avere notizie anche dal cognato. Siino però non mi parlò di suoi rapporti diretti con Lombardo. Ricordo in particolare questo fatto riguardante Canale. Secondo Siino, Canale gli aveva offerto notizie sulla nostra indagine del 1991 detta Mafia-appalti, concernente tra l'altro esso Siino. Questi però mi disse di avere rifiutato l'offerta del Canale perché quel che gli interessava lo aveva già saputo per altre vie. DOMANDA: Ha appreso dal Siino altre cose su Lombardo e Canale? RISPOSTA: No, ribadisco che Sii¬ no a me parlò principalmente di Canale e solo indirettamente di Lombardo nei termini che ho sopra precisato. D.: Ricorda qualche fatto o circostanza particolare riferitole dal Siino su Lombardo o Canale? R.: No a parte quello che ho già detto. L'Ufficio contesta che dall'esame testimoniale del col. Mori testé concluso emergono fatti e circostanze diversi da quelli ora allegati dal cap. De Donno. In particolare l'ufficio contesta al cap. De Donno esservi in atti (anche attraverso la deposizione del col. Mori), notizia certa di una "mangiata di pesce" alla quale parteciparono De Donno e altri (tra cui il cap. Sinico e il m.llo Lombardo), "mangiata di pesce" alla quale il Siino ricollegherà poi - nei suoi colloqui con Mori e De Donno - il merito di Siino di avere salvato la vita del De Donno. L'ufficio osserva che si tratta di un fatto indubbiamente di notevole rilievo, certamente riferibile al Lombardo, nonché al Canale, per cui non si comprende come il cap. De Donno non se lo ricordasse. De Donno risponde: è un fatto che mi riguarda personalmente e per questo ho preferito in un primo momento non parlarne anche perché non pensavo che ne avessero parlato il col. Mori ed il Siino. Ora invece dichiaro quanto segue: effettivamente il Siino mi raccontò che era intervenuto presso alcuni personaggi mafiosi del Trapanese. Costoro erano stati preavvertiti (secondo il Siino da Canale) che io sarei andato ad un pranzo. Avendo saputo ciò quei mafiosi del Trapanese avevano predisposto un attentato contro di me. Ma il Siino era intervenuto per bloccarlo, in quanto riteneva che la cosa sarebbe stata per lui dannosa essendo egli, in quel momento, oggetto di indagine da parte nostra. Si era trattato di un pranzo, perché ricordo che eravamo usciti da Palermo verso le ore 13 o 14. Il pranzo si svolse in un ristorante di Marsala. C'eravamo io, il cap. Del Sole, il cap. Silico, il m.llo Lombar- do e il mio autista di allora (app. Sciarono). Canale non partecipò al pranzo ma ne era perfettamebnte a conoscenza perché ne avevamo parlato in Sezione Anticrimine, di fatti, secondo Simo era stato proprio il Canale ad informare i mafiosi trapanesi. Il pranzo si svolse poco prima o poco dopo la consegna del nostro rapporto "Mafia-appalti" a Falcone. Certamente prima dell'intervento della Procura di Palermo sul Siino. Rievocando quel pranzo e le relative vicende il Siino si vantò con me che mi aveva salvato la vita nonostante lo avessi rovinato con le mie indagini...... Ancora De Donno: in sostanza il Siino mi ha manifestato alcuni dubbi sul Lombardo, ma per parte mia gli ho sempre detto che mentre per quanto riguardava Canale, non mi sentivo di mettere la mano sul fuoco, invece del Lombardo mi fidavo anche perché aveva manifestato timori (invitandoci a stare attenti) con riferimento alle nostre indagini "Mafia-appalti"». Ricostruito anche il progetto di attentato i Ecco alcuni passi dell'interrogatorio del capitano dei Ros Giuseppe De Donno, sentito da Caselli, il 13 ottobre a Torino. Dopo questo incontro, l'ufficiale ha rivelato ai magistrati di Caltanissetta che Siino aveva indicato Guido Lo Forte come uno dei giudici che avevano favorito alcuni imputati.

Luoghi citati: Caltanissetta, Carinola, Falcone, Marsala, Palermo, Termini Imerese, Torino, Trapani