«Non starò tanto in panchina»

L'ex pm rivendica un ruolo al Centro dopo il Mugello. «E' stata una campagna sui generis: uno contro tutti» L'ex pm rivendica un ruolo al Centro dopo il Mugello. «E' stata una campagna sui generis: uno contro tutti» «Non starò tanto in panchina» Di Pietro: ho avuto il consenso dei moderati MILANO. «Non fatemi stare troppo in panchina...». E' l'unica metafora che Antonio Di Pietro si concede davanti ai giornalisti mentre con insolita docilità accetta di farsi fotografare tra il sindaco di Firenzuola del Mugello, Renzo Mascherini, e lo scultore Pietro Cascella, sullo sfondo uggioso del Parco Sempione. Tutti e tre seduti su una panca di pietra realizzata dall'artista per la mostra «Il sedile in pietra» che Di Pietro ha inaugurato ieri mattina alla Triennale di Milano, prima trasferta in città del neo-senatore ulivista. «L'avevo promesso e sono venuto: queste panchine di pietra sono sculture di artisti di una zona del Mugello, è una particolare lavorazione che tiene in vita una tradizione antica», attacca Di Pietro per spiegare la sua insolita presenza ad una mostra d'arte. Ma più che alle pietre modellate a panca, Di Pietro è interessato alle pietre che in questi giorni sibilano sulla sua testa gettate dal mondo politico. E in particolare da quel «centro» dell'Ulivo che dovrebbe essere invece suo alleato naturale. In pubblico però il neo senatore finge di non badarci. Ha letto cosa avrebbe detto il segretario dei Popolari, Franco Marini? «Mi spiace, ma ancora non ho visto i giornali», dice indicando una mazzetta ancora intonsa sul sedile della sua auto. Così circondato da una piccola folla festante di mugellani in trasferta, Di Pietro riserva alla politica solo qualche battuta. E per dire soprattutto che, a dispetto delle analisi «interessate» sul voto che lo ha eletto, la sua presenza nell'Ulivo serve ed è servita per spostare il voto dei moderati. «Chiedete ad esempio al sindaco di Firenzuola come sono andate le percentuali nel suo comune», suggerisce sornione. E il sindaco conferma: . «Quando sono stato eletto io, nel '95, la lista di centro sinistra, compresa Rifondazione Comunista, ha ottenuto il 54 per cento dei voti. Nel '96 Arlacchi ha preso il 53 per cento. Di Pietro, senza i voti di Rifondazione, da solo ha ottenuto il 63 per cento». «E da dove vengono quei voti?», ridacchia Di Pietro. «Da chi li ho presi? La matematica non è un'opinione». E allora? «Allora vuol dire che intanto Firenzuola non era proprio un comune di sinistra, visto che quasi il 50 per cento dei cittadini non votava a sinistra». Sarà. Ma Firenzuola è soltanto un piccolo comune. «Forse qualcuno farebbe meglio ad andarsi a leggere anche i risultati negli altri comuni», ribatte il neo senatore addentando un tramezzino dell'aperitivo post-inaugurazione. L'uomo, non c'è dubbio, è convinto di aver svolto fino in fondo la sua funzione di «valore aggiunto»: «Vuol dire che ho spostato voti dove dovevo spostarli», insiste trangugiando un cocktail alla frutta. «Chiedete, chiedete ai sindaci del Mugello com'è andato questo innesto tra area moderata e sinistra. Per evitare i tanti distinguo di questi giorni, basterebbe leggere i risultati senza interpretarli a seconda delle proprie particolari «aspirazioni» e iniziare a capire come è andata nella realtà la campagna elettorale del Mugello. Una campagna sui generis, che ha visto tutti contro tutti. 0 forse - si corregge uno solo contro tutti. 0 no?». Impossibile invece strappargli un commento sulle dichiarazioni rese da D'Alema, Marini, Dini sul proposito di fondare un suo gruppo parlamentare in Senato. Di Pietro ad ogni domanda si ammutolisce. E alza gli occhi al cielo se gli si parla dell'inchiesta di Brescia dove sembra che i magistrati della procura abbiano chiesto una nuova proroga delle indagini sul suo conto. «Avete letto quello che ho scritto al proposito nella mia rubrica su "Oggi"? Bene, quello può bastare». Paolo Colonnello «In questi giorni si danno troppe interpretazioni personali del voto E' sufficiente saper leggere i risultati» «La matematica non è un'opinione In molti Comuni si è realizzato l'innesto tra sinistra e area moderata» Antonio Di Pietro ieri alla Triennale, sotto a sinistra Franco Marini

Luoghi citati: Brescia, Firenzuola, Milano