IL TELEFONO PER NON COMUNICARE di Gabriele Romagnoli

Ovuli comprati da donne, congelati e offerti a pagamento: è polemica NUOVI SERVIZI IN USA IL TELEFONO PER NON COMUNICARE S E avete a portata di sguardo un telefono, guardatelo con affetto. Potrebbe essere una delle ultime volte. Se avete a portata di mano un vocabolario, consultate: telefono (s. m.), strumento di comunicazione. Presto non sarà più così. Fra poco anche in casa vostra il telefono sarà uno strumento per limitare la comunicazione e, soprattutto, per chiedervi soldi in cambio di un servizio che (spesso) non serve. Basterà che la Telecom segua, come ha cominciato a fare, la scia della Bell Atlantic, la compagnia telefonica americana. Già esistono alcune applicazioni italiane di questo universo dell'assurdo: l'avviso di chiamata per far sapere all'interlocutore che può esistere qualcuno più importante di lui e la «telefonata a toni» in cui si procede per minuti premendo tasti che rappresentano bivi, avendo la sensazione, anche fìsica, di allontanarsi dal punto di partenza senza arrivare mai alla meta desiderata. Ma questo è solo l'inizio: l'inferno attende all'apparecchio. La trovata più genialmente inutile e costosa è il «Caller ID service», già parzialmente applicato in Italia, che consente di vedere sul display del telefono il numero di chi sta chiamando. Effetto: si elimina la sorpresa, si può evitare il «pronto, chi paria?» e già chiamare per nome l'interlocutore. Non solo: se la persona in questione non vi piace potete non rispondere (strumento di non-comunicazione). Infine: se è un molestatore, sarà facile smascherarlo. Ottimo. Convinti dalla signorina Bell Atlantic accettate questo servizio (sette dollari al mese, uno in più se volete vedere apparire anche il nome). Poi però lei vi chiede: Gabriele Romagnoli CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

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