Per la Filarmonica di Torino I cameristi di Ivrea all'Alfieri di Leonardo Osella

ORCHESTRE ORCHESTRE L'ADAGIETTO DI MAHLER Per la Filarmonica di Torino Icameristi di Ivrea all'Alfieri mo De Bernart. Un'altra invitante proposta orchestrale di questi giorni è quella che si tiene nell'ambito dei Concerti del Pomeriggio al Teatro Alfieri. Mercoledì 26 alle 16 è di scena l'Orchestra da Camera di Ivrea diretta da Anto- L'Orchestra da Camera di Ivrea con il direttore Antonello Gotta nello Gotta. Il gruppo ha ormai diciotto anni di attività, durante i quali ha collaborato con artisti prestigiosi, tra cui Severino Gazzelloni e Alirio Diaz, Jòrg Demus, Bruno Canino e Giuseppe Valdengo. Il programma si divide in due parti. Nella prima Gotta siederà anche al pianoforte per proporre, insieme con Monica Serena, il «Carnevale degli Animali» di Camille Saint-Saéns. Aveva 51 anni, il compositore parigino, quando scrisse questa «fantasia zoologica» per due pianoforti e strumenti: l'opera era destinata soltanto a rappresentazioni private, e infatti con l'autore in vita il «Carnaval» non venne mai eseguito in pubblico. Il bel lavoro, al di là di una gradevolezza che trova entusiastica accoglienza anche presso i bambini, è un saggio al contempo di bravura tecnica e di humour. Quest'ultimo traspare con assoluta evidenza nelle parodie di Offenbach (lo sfrenatissimo cancan trascritto a ritmo lentissimo per descrivere le tartarughe) e di Berlioz (l'agile Balletto delle Silfidi affidato a un contrabbasso per imitare il greve incedere di un elefante). E non sono meno divertenti i momenti musicali dedicali a bestie un po' speciali, come i pianisti principianti che trapestano con inesorabile goffaggine sulla tastiera e i «personaggi dalle orecchie lunghe», dietro i cui ragli somareseni si nasconderebbero i giudizi sentenziosi di certi critici musicali. Alcuni momenti sono diventati giustamente famosissimi (il Cigno con il fascinoso tema per violoncello, l'Acquario, la Voliera). Nella seconda parte salirà sul palco anche il soprano Rita La Villa per una scelta gioiosa di brani di Johann Strauss dall'operetta «Lo zingaro barone» e dalla sterminata produzione di valzer viennesi. Leonardo Osella

Luoghi citati: Ivrea, Torino