Elezioni suppletive Frana di voti (con beffa) per i tory di F. Gal.

Elezioni suppletive Elezioni suppletive Frana di vati (con beffa) peri tory LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Le disgrazie non vengono mai da sole. In 24 ore i conservatori, già sconfitti alle elezioni di maggio, hanno subito tre brucianti umiliazioni: perdendo un'elezione suppletiva che «dovevano» vincere, vincendone una seconda ma con un margine talmente ridotto da mettere a rischio quello che era un loro feudo, perdendo un seggio ai Comuni per la defezione di un deputato in rotta con il credo sempre più anti-europeo del partito. La sconfitta di Winchester ha il sapore della farsa. Superato a maggio di appena due voti dal liberaldemocratico Mark Oaten, il conservatore Gerry Malone non aveva accettato il verdetto che lo lasciava disoccupato e lo aveva impugnato adducendo irregolarità nella scelta delle schede non valide. Il giudice gli aveva dato ragione, decretando nuove elezioni; ma non l'elettorato, che lo ha punito dando al suo avversario un margine non più di due voti, ma di 21 mila. La circoscrizione più marginale del Paese è diventata quella a più larga maggioranza liberale. Abbastanza per far dire ai seguaci di Ashdown che la vera opposizione ormai sono loro; che i conservatori sono decotti. A Beckenham, da sempre roccaforte conservatrice, il candidato laborista Bob Hughes è arrivato a un passo dal trasformarla in terra di conquista blairista. Se ci fosse riuscito sarebbe stato il primo candidato di governo a conquistare in una suppletiva un seggio dell'opposizione. Certo i motivi del voto non hanno giovato alla vincitrice, Jacqui Lait: le dimissioni di Piers Merchant, coinvolto nel sex scandal con una sua giovane ricercatrice. Ma come se quelle due batoste non bastassero, ecco comparire in scena Peter Temple-Morris, uno dei più aperti sostenitori della causa europea in un partito che sempre più si arrocca su posizioni isolane^In ntattinatalìague lo aveva sospèso, definendo «inaccettabile» la sua presenza nelle file conservatrici/Lùi ha replicato sbattendola porta. «Sarò un conservatore indipendente - ha detto -. Meglio la libertà di coscienza che l'appartenenza a un partito in cui mi riconosco sempre meno». [f. gal.]

Persone citate: Ashdown, Bob Hughes, Gerry Malone, Jacqui Lait, Mark Oaten, Peter Temple-morris, Piers Merchant

Luoghi citati: Beckenham, Londra