In Iraq Rientrati gli ispettori

Rientrati gli ispettori In Iraq Rientrati gli ispettori BAGHDAD. Gli ispettori delle Nazioni Unite sono rientrati ieri in Iraq, accolti da una quantità di «graffiti» anti-americani, scritti nottetempo da mani ignote sui muri e sull'asfalio delle piste dell'aeroporto di Habbaniya e poi lungo tutto il percorso dei nuovi arrivati. «Abbasso l'America» era scritto ovunque, sia in arabo che in inglese. Il presidente del parlamento iracheno Saadun Hammadi aveva chiesto alla gente di scrivere questo slogan, a partire dall'altroieri, sui muri delle case e nei luoghi di lavoro, in modo da esprimere chiaramente il rifiuto della politica americana nei confronti dell'Iraq. Gli ispettori dell'Orni giunti ieri mattina in Iraq sono 75. Tra loro vi sono anche i sei americani la cui espulsione, lo scorso 13 novembre, aveva dato il via ad una grave crisi nella regione. L'aereo C-130 con a bordo gli esperti Onu per il disarmo dell'Iraq è arrivato ad Habbaniya dal Bahrein alle 12,15 ora locale. La località dista un centinaio di chilometri da Baghdad. Senza scorta irachena, il convoglio si è diretto verso l'hotel Canal, sede della Commissione speciale incaricata del disarmo iracheno (Unscom) a Baghdad, presa d'assalto dai giornalisti. Gli ispettori non hanno però fatto alcuna dichiarazione e sono entrati velocemente nell'albergo; Sempre ieri il segretario di Stato americano, Madeleine Albright, ha definito a Ginevra «assolutamente prematuro» qualsiasi cambiamento del dispositivo militare statunitense approntato nella regione. [Ansa-Afp-Reuter]

Persone citate: Hammadi, Madeleine Albright, Saadun