Genova il Polo ha scelto «Voteremo Castellaneta» di Paolo Lingua
Verso il ballottaggio, Ulivo e prc vicini Verso il ballottaggio, Ulivo e prc vicini Genova, il Polo ha scelto «Voteremo Castellaneta» Al «tribuno» anche i voti del Carroccio Sansa: «Per noi la partita è chiusa» GENOVA. A dieci giorni dal ballottaggio, a Genova, le alleanze si aggregano e si sfilacciano. Ieri, dopo febbrili consultazioni Roma-Genova, il Polo ha deciso di invitare a votare, per domenica 30 novembre, per Sergio Castellaneta. I dirigenti di An hanno capito - anche dal risultato elettorale (hanno preso in Comune la metà dei suffragi rispetto alla Provincia) - che il loro elettorato si identifica neU'«uomo forte» Sergio Castellaneta e hanno rotto per primi gli indugi. Il ecd e il Cdu hanno annuito, ma senza proclami. Ieri ha chiarito la posizione Forza Italia che dice di sì a Castellaneta, pur senza entusiasmo. Curiosa la situazione della Lega: il segretario politico della Liguria, Giacomo Chiappoli, deputato e a sua volta candidato sindaco senza fortuna, s'è chiuso nel silenzio. E' stato il senatore Roberto Avogadro, sindaco di Alassio, a lanciare un appello al popolo del Carroccio invitandolo a votare a favore di Castellaneta. Ci sono spiegazioni a questi comportamenti: Castellaneta in gioventù è stato iscritto al vecchio pli, ma si dimise in rotta con Alfredo Biondi. L'anima liberale del Polo mal digerisce lo smacco d'essere stato escluso dal ballottaggio. Contestualmente Castellaneta è uscito dalla Lega (è stato consigliere comunale dal '90 al '93 e deputato dal '92 al '96) dopo un violento scontro proprio con Chiappoli Non mancano altri elementi di incertezza e di dubbio alla vigilia della prova decisiva. E la grossa incognita riguarda l'area del sindaco, ormai uscente, Adriano Sansa, la cui lista civica ha raccolto oltre il 13% dei voti. I «sansiani» si adeguano alla dichiarazione inequivocabile del loro leader. Ha detto Sansa: «Noi siamo stati sconfitti e ci ritiriamo dallo scontro. Avevamo detto che non ci saremmo schierati con nessuno, né avremmo resi noti inviti alla cittadinanza. Per noi la partita è chiusa». Ovviamente, all'interno dei «fedelissimi» di Sansa pare emergano tre comportamenti: recuperare, in chiave di «meno peggio» l'anima ulivista e votare comunque per Pericu; mantenere il distacco «duro e puro», astenendosi o annullando il voto; punire il pds e l'Ulivo votando per Castellaneta. La sera del 30 si cercherà di capire cosa potrà accadere. Nel frattempo, le posizioni dell'Ulivo e di Rifondazione si stanno riavvicinando. Entro domenica si dovrebbe siglare la pacificazione delle sinistre. Ci sono due o tre punti di programma da ritoccare. Ieri le delegazioni si sono riunite per limare parole e spostare persino le virgole. L'accordo potrà avere il suo peso: Giuseppe Pericu parte da circa il 35%, il Prc sfiora l'I 1%. La matematica non è un'opinione, in questo caso, anche perché Castellaneta, con il suo 20%, deve aggregare il 20% del Polo e possibilmente il 45% della Lega Nord. Resta l'incognita dei «cavalieri del Santo Graal» e delle «pie donne» del clan di Adriano Sansa. Paolo Lingua
Luoghi citati: Alassio, Castellaneta, Genova, Liguria, Roma
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