«A Clinton tangenti sul cimitero» di Franco Pantarelli

«A Clinton tangenti sul cimitero» Nuovo capitolo dello scandalo «fondi al partito democratico», smentite sdegnate «A Clinton tangenti sul cimitero» II Washington Times: se paghi ottieni un posto ad Arlington NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Finanziate il partito democratico e avrete un posto nel cimitero più prestigioso degli Stati Uniti: sarebbe questa l'ultima scoperta sulle «vendite» dell'amministrazione Clinton, dopo quelle dei «pernottamenti» alla Casa Bianca e quelle del diritto a «prendere il caffè» con il Presidente. Ma in questo caso le smentite sono state così immediate e decise, la fonte così impalpabile e la storia così vecchia, che i presupposti per la nascita di un nuovo, grande scandalo non sembrano molto promettenti. Subito fuori Washington, al di là del fiume Potomac, c'è Arlington, il «cimitero degli eroi». Per finire sepolti lì bisogna essere stati decorati in guerra, o essere morti in circostanze che hanno scosso la nazione. Ma quelle stesse rigorosissime norme ammettono la possibilità di qualche «eccezione» che il ministro dell'Esercito, d'accordo con il ministro della Difesa e con il Presidente, può accordare. Ebbene, secondo «Insight», il magazine del «Washington Times», il quotidiano di destra della capitale, ultimamente quelle eccezioni sarebbero state accordate in base al solito criterio: quello di quanti soldi il defunto o i suoi familiari hanno versato nelle casse del partito democratico. Il senatore dell'Arizona John McCain, che a suo tempo ha vinto il seggio proprio per i meriti acquisiti durante la guerra del Vietnam, ha chiesto alla commissione senatoriale competente la solita «ampia e approfondita inchiesta», ma non aveva ancora finito di mandare agli organi di stampa la notizia della sua iniziativa che si scopriva che un'inchiesta in realtà è già in corso alla Camera da circa un anno. Da quando Bill Clinton è alla Casa Bianca, le eccezioni accordate, cioè le persone sepolte ad Arlington senza avere la giusta «qualifica», sono state 66, vale a dire esattamente il doppio delle 33 accordate dà George Bush durante i suoi quattro anni. Dunque l'amministrazione Clinton, nel concedere i posti ad Arlington, è molto più «larga di manica» di quelle che l'hanno preceduta. Come mai? Le eccezioni fatte, spiega Togo West, il ministro dell'Esercito, hanno seguito l'unico criterio di consentire agli stretti famigliari degli «eroi» di essere sepolti vicino ai loro cari. Franco Pantarelli Clinton: indignate smentite alle voci di un ennesimo scandalo

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, George Bush, John Mccain

Luoghi citati: Arizona, Arlington, Arlington New York, Stati Uniti, Togo, Vietnam, Washington