Il Csm trasferisce a Genova il procuratore dei sassi

Il Csm trasferisce a Genova il procuratore dei sassi Tortona: arresti domiciliari per Sandro Furlan Il Csm trasferisce a Genova il procuratore dei sassi ROMA. Aldo Cuva lascia la guida della procura di Tortona. Accogliendo una domanda del magistrato, finito sotto inchiesta a Milano con l'accusa di aver commesso reati durante le indagini sulla morte di Maria Letizia Berdini, il Csm lo ha assegnato alla Corte d'appello di Genova con funzioni di consigliere. Cuva (che oggi verrà interrogato dal gip di Milano) è riuscito così ad evitare il trasferimento d'ufficio per incompatibilità ambientale o funzionale, un'eventualità concreta dopo l'apertura da parte della Prima Commissione di un fascicolo sugli stessi fatti oggetto dell'inchiesta penale milanese. Cuva avrebbe preferito essere destinato alla corte d'appello di Torino, città nella quale vive, ma il Csm gli ha detto «no» perchè la sede chiesta era nello stesso distretto giudiziario in cui sino ad oggi Cuva ha esercitato le sue funzioni. Il Consiglio ha anche «bocciato» un'altra aspirazione di Cuva: quella di fare il presidente del tribunale di Asti; l'incarico è stato conferito a Francesco Bernardini, giudice del tribunale di Lecce. Intanto Sandro Furlan, uno degli indagati per l'omicidio di Maria Letizia Berdini, è arrivato ieri sera a casa degli zii materni, dove rimarrà agli arresti domiciliari. Il gip Gullino ha concesso, infatti, che la custodia cautelare non avvenga più nel carcere di Torino, ma nell'abitazione di famigliari a Tortona. Alla richiesta di remissione in libertà del difensore si era opposto il procuratore Laudi che ha sostituito Cuva nelle indagini. Ora in carcere restano solo due indagati: Paolo Furlan e il cugino Paolo Bertocco. [m. t. m.]