Nozze d'oro per Elisabetta con tutti i sovrani d'Europa di Fabio Galvano

Ieri gala a Londra, oggi la cerimonia Ieri gala a Londra, oggi la cerimonia Nozze (Poro per Elisabetta con tutti i sovrani d'Europa Ma i sudditi britannici guastano la festa Due su tre non credono alla monarchia LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il luccichio dei grandi festeggiamenti è stato un po' offuscato dall'ennesimo sondaggio, secondo cui il sostegno popolare per la famiglia reale inglese si è dimezzato dal 1983 a oggi, passando dal 65 al 32 per cento. Ma non ne è stato spento, perché le nozze d'oro di Elisabetta e del principe Filippo - l'anniversario cade oggi, in un tourbillon di riti, discorsi e teste coronate - riaccendono nell'animo nazionale sentimenti sopiti se non addirittura cancellati. E sebbene il giorno non sia festivo, chissà quanti staranno oggi davanti alla tv per non perdersi - voltata la pagina da Diana - gli auguri che l'Inghilterra decreta alla sovrana e al suo compagno di cinquantanni. Si è parlato nei giorni scorsi di un'«arte reale di sopravvivenza nell'epoca moderna»; e già l'assaggio di ieri - un grande banchetto nella City per il gotha della finanza e della politica, seguita in serata da un concerto di gala alla Royal Festival Hall organizzato dal principe Edoardo e a cui hanno partecipato più re e regine di quanti l'Inghilterra abbia visto dall'incoronazione di Elisabetta nel 1953, tra cui Alberto e Paola di Liegi, Juan Carlos, Sofia e Felipe di Spagna, Beatrice d'Olanda, Gustavo di Svezia ha dato il polso di quest'Inghilterra che si dice perplessa sul ruolo della monarchia ma che ama la regina sotto il cui regno l'Impero è finito e il mondo è cambiato. Oggi ci sarà il resto: una solenne cerimonia all'Abbazia di Westminster, dove la principessa e l'affascinante quanto spiantato principe greco si sposarono il 20 novembre 1947, regalando una parentesi dspensieratezza e felicità nel grigiore del dopoguerra inglese; il bagno di folla - tempo permettendo, le previsioni sono invece di tanta acqua - di quei due vecchietti (75 anni lui, 71 lei) nel tragitto a piedi fra l'Abbazia e Downing Street; il ricevimento - e questa volta Elisabetta prenderà la parola - offerto da Tony Blair, prima di un altro banchetto a Whitehall; in serata un ballo al castello di Windsor, per celebrare la sua riapertura dopo la laboriosa ricostruzione resa necessaria dall'incendio del 1992, ma forse anche per dire che i dolori di quell'annus horribilis sono passati, che il futuro non sarà forse mirabilis ma che sarà comunque animato di nuove speranze e trasparenze. Già animato da quello spirito, forse, Filippo ha cercato ieri di spiegare 50 anni di vita a palazzo: illustrando, ma senza lamenti, le inevitabili «costrizioni», che si possono superare soltanto «abituandosi a quella zona grigia fra l'esistenza ufficiale e quello che resta della vita privata». Dopo avere elogiato i figli - «Sarò prevenuto, ma credo che se la siano cavata piuttosto bene in circostanze molto difficili», ha detto, ma ha anche parlato di «un intero ventaglio di piaceri e tribolazioni» - ha indicato nella tolleranza «l'ingrediente essenziale di qualsiasi matrimonio felice» e ha aggiunto: «Vi assicuro che la regina, di tolleranza, ne ha moltissima». Elisabetta lo ascoltava, impassibile. Chissà se pensava alle scappatelle - vere o presunte - attribuite a Filippo fin dagli Anni Cinquanta. O se pensava piuttosto a quel marito capace di fare la voce grossa, anche in pubblico, abbonato alle gaffes e alla pessima abitudine di chiamarla, credendo d'essere affettuoso, «sausage». Ma ieri nulla turbava la festa di quella «salsicciotta». Fabio Galvano

Persone citate: Beatrice D'olanda, Juan Carlos, Tony Blair, Windsor

Luoghi citati: Europa, Inghilterra, Londra, Sofia, Spagna, Svezia, Whitehall