« Accolta la nostra linea »

«Noi restiamo autonomi» « Accolta la nostra linea » Siciliano al Forum sulle tv «Cè spirito costruttivo» NEW YORK DAL NOSTRO INVIATO Sul palco, nella gran sala del Palazzo dell'Onu, intorno al segretario generale Kofi Annan ci sono Lamberto Dini, Enzo Siciliano e Fedele Confalonieri, accanto al divo dell'informazione americana Dan Rather e al gran patron multimediale Rupert Murdoch. Ma in prima fila ecco il sottosegretario alle Poste Vincenzo Vita, la consigliera Rai Federica Olivares. E c'è pure, in bianco, Letizia Moratti, che non ha voluto mancare a questo secondo «Forum mondiale della televisione» che lei stessa ha ideato tre anni fa, da presidente della Rai polista, insieme all'ambasciatore italiano all'Onu Paolo Fulci. Il Forum, sponsorizzato da Rai e Mediaset, è onnai diventato un appuntamento fisso alle Nazioni Unite, che hanno proclamato 0 21 novembre «giorno della televisione». Si parla, e si parlerà per tre giorni, di globalizzazione e localismi, di satelliti e altre tecnologie, del potere della tv che si va intrecciando con i telefoni e i computer, e di come lo si può orientare non solo per conquistare nuovi mercati, ma per promuovere la libertà e la democrazia, la pace e la coesistenza tra i popoli, la comprensione fra il Nord e il Sud del Mondo, tra l'Est e l'Ovest, tra i ricchi e i poveri del Pianeta. Scopi e valori di cui l'Onu ha deciso di farsi paladina. Moratti, raggiante, rifiuta di parlare di un suo ruolo nel nuovo centro politico: «Per il momento sono semplicemente una privata cittadina» si limita a dire. Ma Confalonieri e Siciliano non possono esimersi dal fuoco di fila delle do- mande su temi italiani. Emilio Fede ha appena parlato di «strani serpenti che avvolgono mediaset». «Ma no! E' solo il biscione che è il nostro simbolo, è l'Enùlio che esagera» prova a scherzare il presidente. Ma è vero che Berlusconi ha meno potere in Mediaset, come dimostrerebbe la nomina di Maurizio Costanzo a direttore di Canale 5? «Berlusconi ormai è un uomo politico, è sempre il principale azionista, ma le decisioni nelle aziende le prende il management» risponde Confalonieri, senza timore di ridimensionare il «padrone». E aggiunge: «Costanzo era un solista e ora gioca da dirigente, lo conosciamo da quindici anni e non c'è stata nessuna sorpresa neppure da parte di Berlusconi». Ciascuno ha i suoi problemi. La Rai deve affrontare il dibattito che comincia domani a Montecitorio, ultima tappa del processo all'informazione televisiva accusata di mancato pluralismo. Siciliano dice di non essere preoccupato. E' anzi addirittura «contentissimo» che il presidente della commissione parlamentare di vigilanza Francesco Storace abbia apprezzato il documento messo a punto dal cda. Intanto, nasce una polemica: Lilli Gruber ha rinunciato a condurre il lungo speciale di otto ore che Rai International realizzerà venerdì prossimo a conclusione del Forum. La Gruber non si sarebbe sentita rassicurata dal fatto che il programma parta da New York. \y> [m.g.b] presidente Rai Enzo Siciliano

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