Sotto accusa anche Poggi Longostrevi

Camere iperbariche Camere iperbariche Sotto accusa anche Poggi Longostrevi MILANO. Truffa ai danni dello Stato e falso in atto pubblico. Sono le due ipotesi d'accusa formulate in un nuovo avviso di garanzia recapitato ieri dai carabinieri ad Antonino Ligresti, il titolare della clinica privata Galeazzi. Gli stessi reati che alcuni mesi fa portarono in galera il «re Mida» della sanità milanese, quel professor Giuseppe Poggi Longostrevi che non a caso sempre ieri è stato reinterrogato per oltre tre ore dai pm Francesco Prete e Sandro Raimondi nella caserma della Guardia di Finanza alla presenza del suo nuovo legale, l'avvocato Francesco Arata. Tema: il sistema dei rimborsi ottenuti da Regione e Ussl e il rilascio, anche per Longostrevi, di una convenzione per l'utilizzo di una mega camera iperbarica. Convenzione concessa, come all'epoca per Ligresti, senza che le camere iperbariche fossero state nemmeno installate. E' il clamoroso colpo di scena riservato dall'inchiesta sugli undici morti della camera iperbarica di Bruzzano e il segnale che le indagini, dopo aver accertato le incredibili inadempienze del sistema di sicurezza della clinica, hanno sterzato decisamente sul piano politico-amministrativo dell'intera vicenda. Dalle carte acquisite nei giorni scorsi in Regione e negli uffici amministrativi del Galeazzi, sarebbero emersi infatti rimborsi gonfiati e prescrizioni irregolari cu terapie nelle camere iperbariche. Una scoperta alla quale i magistrati sono arrivati partendo da un dato che avevano fornito gli stessi responsabili del Galeazzi per avvalorare la tesi della fatalità nell'incidente del 31 ottobre scorso: «Il nostro servizio iperbarico svolge circa 32 mila prestazioni all'anno». Per un totale di oltre cinque rniliardi di lire. Un po' troppo, hanno pensato gli inquirenti, che hanno voluto vederci chiaro su un numero così esorbitante di prestazioni. Secondo gli mquirenti è questo il filo rosso che collega i destini del «re Mida della sanità» Poggi Longostrevi e del «re delle cliniche d'oro», Antonino Ligresti. Un filo che unisce, i vari scandali o presunti tali dèlia sanità milanese'eì lombarda' è che passa in particolare dalle convenzioni per le camere iperbariche siglate nella seconda metà degli Anni 80. Anche Poggi Longostrevi, arrestato alcuni mesi fa per lo scandalo delle ricette mediche «gonfiate», aveva infatti ottenuto nell'89 la possibilità di far pagare agli enti pubblici le prestazioni, di là da venire, di una mega camera iperbarica da 20 posti. Progetto che non andò mai in porto. [p, col.]

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