Fini batte D'Alema Quasi 30mila voti in più nelle preferenze a Roma

Fini batte D'Alema Fini batte D'Alema Quasi 30 mila voti in più nelle preferenze a Roma ROMA. Nelle elezioni romane non c'è stato il previsto «testa a testa» tra i due leader nazionali Gianfranco Fini e Massimo D'Alema, rispettivamente capilista di An e del pds. Dopo il sindaco Rutelli - che ha sfiorato il milione di voti - il primo eletto al Consiglio comunale di Roma nelle Uste dei partiti è il presidente di An che con le sue 62.883 preferenze si è trovato largamente in vantaggio (26.750 voti in più), aggiudicandosi la sfida con il segretario della Quercia, che ne ha ottenute 36.153. Sono ben 4 i capolista che non occuperanno un seggio in Consiglio comunale, pur essendo il loro partito rappresentato nell'aula di Giulio Cesare. Si tratta di Luigi Mastrobuono (ppi), Elio Guzzanti (Lista Dini), Francesco D'Onofrio (ecd) e Fulvio Maggiulli (Fiamma), [r. i.] Nella foto a destra Antonio Martino qui sotto il segretario del ecd Pierferdinando Casini e a destra il presidente di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini

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