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Striscia «ruba» lo sfogo del mancato vicesindaco di Roma Striscia «ruba» lo sfogo del mancato vicesindaco di Roma Er pecora: colpa di Borghini i ROMA leader del Polo che hanno scelto i candidati del centrodestra, perdendo le elezioni? «Teste di c...», sostiene Teodoro Buontempo, An, mentre conversa con il giornalista Carlo Panella, in attesa del collegamento col Tg5. Commenti «fuori onda», carpiti però da Strìscia la notizia e trasmessi ieri sera dall' ammiraglia Mediaset, con tanto di «particolari». «Teste di c...», insiste Buontempo. Mentre il cronista chiede a bassa voce: «Chi è questo Carratelli?» (leader del Polo, trombato a Cosenza). «Io, che c... ne so», replica il deputato di An. Che precisa: «Tu, pensa. A Venezia, contro Cacciari, chi ti hanno messo? Pizzigati! E tu vuoi vincere?». E' il «teatrino della politica», sostiene Ezio Greggio, uno dei due conduttori di Striscia. E la telecamera, a microfoni aperti, raccoglie impassibile il duetto tra Buontempo e Panella. «Hai visto questo qui che non è della Lega che successo ha avuto?». «Conferma quello che dico io risponde Er pecora -. E è quello che sarebbe accaduto a Roma se mi fossi candidato io... Io arrivavo prima di Borghini». Non è solo Buontempo nella sua critica colorita. I giudizi negativi sull'operato della dirigenza del centrodestra arrivano anche da un altro «vip» del Polo, l'azzurro Antonio Martino. Ancora da Striscia, ancora in attesa di collegamento, ancora mentre gli «intervistandi» pensano di parlare a microfoni spenti. «Avete sbagliato i candidati in quasi tutte le città», provoca l'ulivista Mauro Paissan, rivolgendosi al deputato di Forza Italia, ex ministro degli Esteri nel governo Berlusconi. E Martino, invece di contestarlo, sussurra: «Non mettere sale sulle ferite». «Anche a Napoli», insiste Paissan, mentre l'Azzurro si porta le mani tra i capelli. «Forse, Roma è quella che sta meno peggio - conclude il parlamentare Verde -; anche se, forse, era meglio Fratturi di Borghini...». Martino tace; o acconsente? Strìscia l'ha fatta grossa, anche questa volta, girando il coltello nella piaga fresca proprio in casa del Cavaliere. [r. int.]