Benzina, i gestori divisi sul maxisciopero

Benzina, i gestori divisi sul maxisciopero Fermi anche capistazione Ucs e uomini radar. La Fondiaria protesta sotto la sede di Mediobanca Benzina, i gestori divisi sul maxisciopero L'agitazione proclamata da due sindacati su tre. Guerra di cifre ROMA. Benzinai sempre più divisi sullo sciopero di 60 ore proclamato dalle 18 di martedì alle 7 di venerdì. Favorevoli al blocco totale degli impianti, compresi i self service e, con modalità diverse, le stazioni di servizio autostradali, sono due sindacati, la Fegica-Cisl e la Figisc-Anisa Confcommercio, decisi ad affrontare con durezza sia il governo che ha varato il piano di ristrutturazione della rete, sia i petrolieri in ritardo nelTapplicare le norme sui miglioramenti economici concordate a luglio. Contraria la Faib, che preferisce la via delle trattative sia con l'Unione petrolifera che con il ministero dell'Industria. Una situazione intricata che non lascia intravvedere, per ora, neppure la portata dell'agitazione. Prima di tutto per la diversità delle cifre: Fegica e Figisc si attribuiscono l'80% delle tessere sul territorio nazionale. La Faib sostiene di essere maggioritaria. Ma la forza delle sigle sindacali è diversa da regione a regione e -j il fronte dei gestori non appare compatto di fronte al piano del governo che prevede la chiusura di 8 mila piccoli impianti (ma la Fegica sostiene che in realtà si arriverà a 15 mila) su 28 mila per tagliare i costi di distribuzione e ridurre di 40-50 lire il prezzo dei carburanti: i grandi impianti, che non corrono rischi di chiusura, sarebbero in buona parte contrari all'agitazione. Contro lo sciopero, sabato sono intervenuti sia i consumatori dell'Adiconsum, sia il presidente della Commissione di garanzia, Gino Giugni, che lo ha defunto illegale perché va contro la legge 146: l'approvvigionamento di carburante rientra nelle caratteristiche del servizio pubblico essenziale, quindi deve prevedere autoregolamentazione e prestazioni minime indispensabili. Anche perché, in contemporanea, si bloccheranno da giovedì a sabato i capistazione Ucs, e giovedì, dalle 12 alle 16, si fermeranno i controllori di volo. Una settimana di agitazioni che non risparmierà neppure il santuario della finanza milanese, la Mediobanca di Enrico Cuccia: martedì, per la prima volta nella storia, dipendenti e agenti della Fondiaria saranno uniti nella protesta sotto la sede di via Filodrammatici contro i 920 esuberi (su 3400 dipendenti), annunciati dal nuovo amministratore delegato Roberto Gavazzi, [r. e. s.]

Persone citate: Enrico Cuccia, Gino Giugni, Roberto Gavazzi

Luoghi citati: Roma