Un gradino tradisce Agnelli femore fratturato

Il presidente onorario della Fiat ricoverato in clinica. I medici: la ripresa sarà rapida Il presidente onorario della Fiat ricoverato in clinica. I medici: la ripresa sarà rapida Un gradino tradisce Agnelli, femore fratturato L'incidente mentre rientrava in casa dal giardino TORINO. Il sole abbagliante ha tratto in inganno, ieri mattina, l'avvocato Giovanni Agnelli che stava rientrando dal giardino, a Villa Frescot. Ha perso l'equilibrio nel salire un gradino, è caduto, si è rotto il femore sinistro. Una frattura «laterale» che costringerà comunque il presidente onorario della Fiat, che ha 76 anni, a tornare ancora una volta sotto i ferri, probabilmente domani. La ripresa dovrebbe risultare rapida: il professor Paolo Rossi, ordinario di ortopedia del Polo Universitario del San Luigi, che ieri l'ha visitato due volte e che effettuerà l'operazione, è parso ottimista. Al senatore ha confidato la speranza di poterlo rimandare a casa molto presto, forse già domenica prossima. L'intervento consisterà in quella che è tecnicamente chiamata osteosintesi, cioè l'introduzione di un chiodo d'acciaio trasversalmente al femore. Con ogni probabilità sarà sufficiente una anestesia locale. Molto banale la dinamica dell'incidente, giunto all'inizio di una giornata che l'avvocato avrebbe dovuto trascorrere nella quiete della collina. Subito soccorso, Giovanni Agnelli è stato visitato da un medico che ha immediatamente ipotizzato la frattura. Trasportato in ambulanza alla clinica Pinna Pintor, il senatore è stato sottoposto ad una radiografia che ha confermato la prima diagnosi. Nel pomeriggio tanta gente è salita nella stanza 611, al quarto piano della clinica di via Vespucci, per visitare l'avvocato. Per primo è arrivato Edoardo Agnelli, seguito da Gianluigi Gabetti, vicepresidente della Fiat, da Paolo Cantarella, amministratore delegato della Fiat, da Cesare Romiti, presidente della holding torinese, da Evelina Christillin. In serata è arrivata anche la moglie Marella, mentre l'ultima visita è stata quella di Alberto Ronchey, presidente della Rizzoli. A tutti l'avvocato è apparso in buona forma, con morale ottimo, soltanto seccato da questa nuova disavventura. Con Gabetti ha parlato anche di lavoro, con Romiti e Cantarella (che è rimasto in compagnia dell'avvocato per oltre 2 ore) persino di pallone. Al figlio Edoardo si è mostrato «pieno di ottimismo». Alberto Ron*.hey ha spiegato di averlo trovato molto vitale «con una gran voglia di chiacchierare». Insieme hanno affrontato temi davvero svariati: «Era interessatissimo al mercato mondiale dell'oro, ma poi abbiamo finito col tentare una previsione dei risultati delle elezioni amministrative, cercando di anticipare i loro effetti sulla politica romana». La frattura al femore sinistro è l'ennesima di- sawentura che colpisce l'avvocato che sembra avere davvero un «punto debole» nelle gambe. Già nel giugno del 1944, quando aveva appena 23 anni, il giovane Agnelli incappò in un incidente stradale presso Arezzo' (mentre si trovava in auto con la sorella Susanna) riportando una frattura alla caviglia destra. Nel 1952, in Costa Azzurra, si schiantò invece con la sua Ferrari contro un autotreno, spezzandosi la gamba destra in sette punti. Nel febbraio del 1981, durante una vacanza a Saint Moritz, venne travolto da un altro sciatore mentre si trovava fermo al termine di una discesa, riportando le fratture della tibia e del perone della gamba sinistra (quella offesa anche ieri). Infine, nell'ottobre 1987, si ruppe il'collo del femore destro in una caduta accidentale, scivolando su un tappeto, ancora a Villa Frescot. Allora evitò l'operazione: gli bastarono due mesi di riposo assoluto. Anche ieri i medici che lo hanno sottoposto agli accertamenti in vista dell'intervento lo hanno trovato, ancora una volta, in condizioni generali «più che buone». Marco Accossato Angelo Conti mftMi ha ingannato il passaggio dal sole abbagliante alla penombra e sono caduto lungo disteso ■■ L'avvocato Giovanni Agnelli presidente onorario della Fiat La consorte dell'Avvocato, Marella Caracciolo all'uscita dalla clinica Pinna Pintor fini So come vanno queste cose 0 ci si rompe un polso oppure tocca a una gamba... p J un solo grande rammarico: non partecipare al ricordo del vicedirettore della Stampa jjij

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