TORNANO I LUNEDI' DELL'ARTE

TORNANO I LUNEDI* DELL'ARTE FONDAZIONE DE FORNARIS TORNANO I LUNEDI* DELL'ARTE Dal 17 novembre alla Galleria civica quattro incontri dedicati al restauro guita da Apollo, per sfuggire alle sue brame si trasforma in pianta d'alloro e il corpo si chiude in una una rugosa corteccia, mentre le mani si trasformano in foglie. Il lunedì 24 verrà descritto im restauro kolossal, da poco concluso. La soprintendente per i beni artistici della provincia di Arezzo, A.Maria Maetzke, racconterà, con l'ausilio di immagini, la ripulitura e consolidamento di uno dei più importanti cicli affrescati del mondo: «Le storie della Vera Croce» che Pietro della Francesca realizzò tra il 1452 e 1466 nella chiesa di S.Francesco ad Arezzo. Non solo l'arte antica ha bisogno di «manutenzione»: il 1° dicembre, il restauratore Sergio Angelucci racconterà un intervento sul «Dinamismo di un cavallo in corsa», capolavoro futurista di Umberto Boccioni conservato alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Nell'ultimo appuntamento del 15 dicembre, Rosanna Maggio Serra, curatrice della mostra antologica di Fontanesi già allestita alla Galleria d'arte moderna, illustrerà il restauro di Guido Nicola, decano dei restauratori torinesi (presente all'incontro) della tela «Aprile» di Fontanesi. LA Fondazione De Fornaris ripropone i «Lunedì dell'arte», che tanto successo ebbero in passato. Primo appuntamento, lunedì 17 novembre alle 21 nella sala conferenze della Galleria civica d'arte moderna, c.so G. Ferraris 30. A inaugurare i 4 incontri dedicati ai «Restauri d'arte in Italia», la coordinatrice del nuovo ciclo, Carla Enrica Spantigati, Soprintendente per i Beni artistici e storici del Piemonte ha invitato una collega, Kristina Hermann Fiore, ispettrice presso la Galleria Borghese di Roma da poco riaperta. Quale curatrice, la Fiore parlerà delle fasi del restauro conservativo di uno dei più celebri gruppi marmorei del Bernini: «Apollo e Dafne», opera sensuale e virtuosistica in cui il maestro barocco coglie l'attimo in cui Dafne, inse- Guido Curto UN «PUPPARINO» SUL PO La piccola flotta di imbarcazioni da diporto che dondola sul Po di Torino si è arricchita di una nuova, piccola unità. Ai canottieri della «Società Esperia-Torino», partecipanti all'ultima Vogalonga di Venezia, l'assessore al Turismo e allo Sport della citta, Gianfranco Mozzetto, ha infatti donato un «pupparino», tipica imbarcazione veneziana a due rematori usata a suo tempo in alternativa alla gondola, come «barca di casada» (propria delle famiglie più in vista con le relative insegne). Debitrice del suo strano nome alla forma slanciata della poppa su cui si pone il vogatore, è la barca più usata per le tradizionali regate a Venezia e nelle altre città della laguna. Il «pupparino», quasi «un premio-fedeltà» dell'Assessore ai vogatori dell'Esperia (presenti alla Vogalonga da oltre 20 anni), dondola ora nelle acque del Po prospicienti l'Esperia, all'altezza di corso Moncalieri 2, a disposizione dei cultori della cosiddetta «remata alla veneta» e di coloro che vorranno apprendere questa particolare tecnica tramite corsi ad hoc «che saranno organizzati quanto prima» come preannunzia il direttore dell'Esperia-Torino, Piero Obialero. [m. boc] training di fo rmazièné professionale per ORDÌ NfìMEfN TQ per il flòscio LLtó ifìLLtóVO dPERflTOR d al fine deH'iscr Profe^iònqile Sbi ©TORINO ©COLLEGNO €> MONCfìLIEJ*^ R <4 H-6 LIVELLI ili attestati di dPÉRB.TtìRE E StìlÒTSU SHIfìTSÙ; airfìibo Privato degli Operato ri