Diciott'anni nel Duemila di Gianni Rondolino

In marcia verso la maggiore età In marcia verso la maggiore età Diciott'anni nel Duemila 11 fatto è che forse non tutti - né i torinesi, né coloro che pur lo sostengono finanziariamente - si sono resi conto di possedere uno straordinario meccanismo che non solo produce spettacolo e cultura, divertimento e riflessione critica, ma anche promozione turistica e nuova immagine della città. Un meccanismo molto ben oliato, che funziona a pieno regime, ma che ha forse bisogno di un potenziamento tecnico, di una più solida e articolata struttura. Che significa: più locali, più personale, più collaboratori, una sede mene angusta; cioè più finanziamenti a lunga scadenza, secondo un progetto di ampio respiro, che si spinga verso il secondo millennio. Già, perché ne' Duemila il Festival Cine¬ ma Giovani diventerà maggiorenne a tutti gli effetti, con diciotto anni di vita alle spalle. Ed è un'età che lo rende definitivamente maturo. Tanto che già oggi si sente un po' stretto nella sua pelle, persino nel suo nome, e vorrebbe ampliarsi, più di quanto non abbia fatto quest'anno con i «Cinquanta giorni di.Festival»; ma soprattutto vorrebbe essere considerato - e non soltanto dai molti amici ed estimatori, dai cinquantamila spettatori, dai critici italiani e stranieri, dagli autori ma anche dagli enti locali e dallo Stato - uno dei Festival più importanti sul piano internazionale. Come tale, sarebbe beho pensare che, in questi tre anni che ci separano dai Duemila, si pongano ie basi per la sua ristrutturazione. Senza smarrire le sue origini, rimanendo fedele ai suo spirito, accogliendo nuove forze, il Festival potrebbe veramente essere uno ile: fari, forse il più luminoso e affascinante, che irradiane» da Torino la nuova < ultura dell'immagine. Gianni Rondolino Presidente del Festival Internazionale Cinema Giovani

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