Generazione salvadanaio di R. Cri.

PREZZO INCENTIVATO PREZZO INCENTIVATO Indagine dell'Eurispes sull'uso del denaro fra gli under 20: vestiti, divertimenti e ed le spese preferite Generazione salvadanaio Igiovani risparmiano e investono ROMA. Il dio denaro che seduce i giovani perde colpi. Così chi vuol dipingere materialista e ammaliata dal mito dei soldi la nuova generazione è servito: il 54% dei giovani vede nel denaro soltanto uno strumento indispensabile per vivere, solo il 13,8% - più i ragazzi ( 16,4%) che le ragazze (11,7%) - lo ritiene l'unico mezzo in grado di garantire una vita agiata e sono più i maschi (8,8% contro il 5,8% delle ragazze) a conferire al denaro un valore positivo, che apre la strada verso il successo (5,5% contro il 2,4%). L' 11,9% è invece convinto che il denaro generi disuguaglianze e aggressività. I dati giungono dall'indagine Eurispes «I giovani e la cultura del denaro», svolta su un campione di 2514 studenti iscritti all'ultimo anno delle scuole secondarie e medie, in età compresa fra i 14 e i 19 anni. Nessuna influenza riconoscono al denaro sui rapporti di coppia (26,3%) e di amicizia (23%). 1 ragazzi, cresciuti in piena era «Mani pulite», non hanno dubbi: il denaro, per il 71% degli intervistati, influenza «molto» le scelte dei politici. Quanto al rapporto giovanimondo del lavoro, il 43,8% di loro dichiara di aver svolto o svolgere attualmente attività lavorative che consentono loro di guadagnare: i ragazzi (54,9%) risultano, in questo senso, la netta maggioranza rispetto alle ragazze (34,7%). La quasi totalità degli intervistati (96,6%) attinge denaro dalla famiglia con modalità per lo più non fisse; il 53,7% dichiara di ricevere denaro solo quando ne ha bisogno, il 22% con cadenza fissa settimanale, il 10,9% con cadenza mensile. I ragazzi (28,7%) ricevono settimanalmente denaro in misura maggiore delle ragazze (16,5%). Le famiglie che preferiscono elargire stipendi settimanali ai figli sembrano concentrarsi nel Nord, mentre al Sud (61%), nelle isole (59,5%) e al Centro (57%) sembra prevalere l'erogazione non fissa, ma su richiesta. 11 76,6% ritiene adeguata la quantità di denaro di cui dispone. Come spendono il denaro i ragazzi? Il 61,8% in capi d'abbigliamento, il 61,4% in divertimenti, il 35,1% in dischi e ed, il 21,4% in libri, mentre il 33,8% preferisce investire e risparmiare. E' più diffusa nel Sud (68,2%) e nelle isole (69,8%) la tendenza a spendere il denaro per l'acquisto di abbigliamento. L'acquisto di libri prevale come tendenza nel Centro (24,1%). I maschi preferiscono comunque spendere per divertimenti vari (64,1% contro il 59,2% delle ragazze), nell'acquisto di strumenti informatici (15,2% contro il 2,5%), in videogiochi (11,6% contro l'I,7%), in videocassette (7,5% contro 2,8%). Le ragazze invece preferiscono l'acquisto di capi d'abbigliamento (74,7% contro il 46,2% dei ragazzi) ma anche di libri (27,9% contro il 13,5% dei ragazzi). I possessori di libretti di risparmio costituiscono il 61,6% degli intervistati. Il numero di «giovani risparmiatori» è più diffuso nel Nord-Est (75,9%) che nel Sud (47,6%) e nelle isole (46,4%). I più convinti risparmiatori sono figli unici (70,7%). Libretti e conti correnti nel 55,3% dei casi sono gestiti dai genitori, nel 40,4% direttamente dai ragazzi. L'autonomia dei ragazzi rispetto ai genitori e più forte nel Nord-Est (50,3%) rispetto alle aree del Centro (35,9%), delle isole (35%) e del Sud (33,6%). Chi paga quando ci si trova in gruppo? Il 50% dichiara di pagare ognuno perse (pratica diffusa soprattutto al Nord, 60% di risposte in questo senso), anche se buona parte, soprattutto nel Sud e nelle isole, si regola dividendo la spesa in parti uguali (21,2%). Sul piano geografico, i ragazzi del Sud e delle isole dimostrano una cultura più «arcaica» nei comportamenti e nelle relazioni tra i sessi: gli intervistati residenti al Sud (36%) e nelle .isole (37%) affermano di pagare per le loro amiche in percentuale superiore a quelli del resto del territorio. [r. cri.]

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