L'ULTIMO PARACADUTE di Roberto Beccantini

9 L'ULTIMO PARACADUTE di Luciano Nizzola, giù giù fino all'onore violato del cittadino medio. Italia-Russia è l'ultimo degli spareggi, l'ultimo dei paracadute, l'ultimo di tutto, per tutti. Si parte dall'uno a uno di Mosca, sotto la neve, e questa volta basterà lo zero a zero che non bastò con gli inglesi. A Napoli piove, ma Napoli sarà comunque mamma e vulcano, amore e tifo incandescente: proprio come la lava, quando viene giù. Colpa nostra se ci siamo arrampicati fino al supplizio estremo di una notte senza domani. E' bello sapere che l'incasso sarà devoluto ai terremotati dell'Umbria e delle Marche, e che Ronaldo guarderà la partita fra gli sfollati di Foligno. Ronaldo, il simbolo del calcio moderno, non un ciambellano qualunque. Viceversa, non è bello prendere atto che, a meno di un miracoloso strappo al protocollo, la Nazionale non ricorderà Helenio Herrera. Eppure sarebbe stato sufficiente tm briciolo di memoria, un tuffo dentro noi stessi. La sfida si annuncia aspra. Cesare Maldini non vince da sei partite, l'ultimo successo lo ha strappato proprio al San Paolo (con la Polonia, il 30 aprile) e non è certo il Migliore, ma se ci porta in Francia, tanto vale ripeterlo, perche rimuoverlo o, peggio ancora, affiancargli un tutore? La formazione che sta covando - senza Del Piero e Zola, con Pessotto e Ravanelli - non ci convince. Ma mai come in questo caso, conta l'atteggiamento, il risultato: e dunque, che l'unione faccia pure la forza, al eh là delle scelte, discutibili, e dei pregiudizi, non meno censurabili. Qualificarci è un dovere, anche se nello sport, come ricordava Cesare, ci sta tutto. Il figlio Paolo si appresta a dispiegare il suo talento, il suo ardore. Sarà un affare di famiglia, e non solo di Stato: come sempre, da quando il padre è subentrato a Sacchi. L'aver vinto tre coppe del Mondo, e l'essere stati eliminati soltanto nel '58, suggerisce di non spacciare l'eventuale lieto evento come un'impresa. La luna di miele con i tifosi continua, quella con i critici è terminata da un pezzo. Papà Maldini sa che cosa lo attende. Fiori o pallottole. Ha vissuto una vigilia stranamente serena, cocciuto nel negarci la formazione, titubante nel compilarla. Ma anche temerario, perché a lasciare fuori Zola proprio a Napoli, se davvero lo lascerà fuori, ci vuole un bel coraggio. Sono saltati tutti i palinsesti tv, da Fantastico a La corrida. Questa sera, l'Italia si ferma con lui, e per lui. E' già successo con altri, e per altri: ma non con lo stesso trasporto emotivo, visto il passato, il nome, la roulette russa che ne segnerà il destino. Cesare non è un guru: più semplicemente, è un artigiano che ha accettato di misurarsi con il calcio centrifuga che incombe al tempo di Internet. Siamo nelle sue mani. Merita fiducia. Auguri, di cuore. Roberto Beccantini

Persone citate: Cesare Maldini, Del Piero, Helenio Herrera, Luciano Nizzola, Maldini, Pessotto, Ravanelli, Sacchi