Siena, l'appello di Scalfaro di Re. Ri.
Siena, l'appello di Scaiffaro Siena, l'appello di Scaiffaro «Chi occupa cariche pubbliche dimentichigli interessi privati» SIENA DAL NOSTRO INVIATO «Siamo vicini ad una giornata impegnativa per il popolo italiano ed il Presidente ha sempre rispettato con severità queste scadenze elettorali. Per tale motivo, oggi, non parlerò di politica. Anche se...». Oscar Luigi Scalfaro, in visita a Siena a 48 ore dall'appuntamento con le urne che riguarderà 10 milioni di votanti, s'impone il silenzio sui temi che arroventano il clima dei Palazzi. Ma nel rituale discorso all'apertura dell'anno accademico dell'ateneo senese si fa, appunto, strada un «anche se». E parrebbe quasi un modo d'accantonare per un attimo la promessa di dimenticare la politica. La prima: «Quante volte il nascondere una parte può essere un fatto di tuia certa legittima difesa nazionale e quante volte, invece, cade nel capitolo che può essere chiamato con una parola semplice: imbroglio». La seconda: «Quanto è facile, a volte, per chi è inserito nella vita pubblica (con o senza responsabilità) occuparsi del bene privato o di quello di categoria o di settore». Due affermazioni volutamente arrampicate su un sesto grado lessicale che, però, bastano in questa giornata dei misteri a scatenare la corsa alle interpretazioni. Il Presidente pensa, probabilmente, a certe operazioni dei Servizi di sicurezza alle quali il Paese deve offrire una adeguata e silenziosa copertura? E l'imbroglio? Per alcuni il riferimento è alla bomba trovata a Roma e alla segreta mano che potrebbe averla messa davanti alla Corte di Cassazione. Altri intravedono dietro le parole di Scalfaro un richiamo al sequestro Melis e al ruolo che gli 007 potrebbero aver avuto nella sua liberazione. E chi è quel personaggio che si prende a cuore gli interessi propri o quelli di un gruppo trascurando, invece, quelli pubblici? Un esempio astratto o un identikit concreto, all'indomani della campagna di protesta antiIrap lanciata dal Polo? «Vi prego dice ai giornalisti in sala - non cercate valenze ed interpretazioni che non esistono. Un atteggiamento del genere mi porrebbe come titolare di un contrabbando di cui, invece, non ho mai avuto titolarità». [re. ri.]
Persone citate: Melis, Oscar Luigi Scalfaro, Scalfaro
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