Oscurati gli spot sui lassativi di R. Cri.

Lo ha deciso la Cuf Lo ha deciso la Cuf Oscurati gli spot sui lassativi ROMA. «Sconcerto»: è la reazione di Assosalute alla decisione della Commissione unica del farmaco di sospendere la pubblicità dei lassativi, perché da considerare ormai medicinale senza obbligo di prescrizione. Pubblicità, infatti, è anche informazione corretta: eliminarla, sostiene il presidente dell'Associazione nazionale dello imprese dei prodotti di automedicazione, Alessandro Banchi, «non rappresenta una garanzia per il cittadino, ma esattamente il contrario». Sospendere la pubblicità «sembra esser la soluzione più facile, ma non è la più costruttiva»: Assosalute - sostiene il vicepresidente Gildo Pometale «aveva dimostrato piena disponibilità a migliorare la qualità della pubblicità dei lassativi che è già oggi, per legge, soggetta all'autorizzazione del ministero della Sanità». «Si poteva - aggiunge - dare più spazio ai contenuti informativi e alle informazioni tendenti a scoraggiare l'utilizzo prolungato o cronico di detti preparati. Ma la Cuf sembra preferire una soluzione più immediata della quale, però, non si vedono gli effettivi benefici sul consumatore». E ancora una volta - conclude - «si finisce per penalizzare l'automedicazione». Secondo Vittorio Silano, vicepresidente della Commissione unica del farmaco, invece, i messaggi pubblicitari sui lassativi non garantiscono un adeguato equilibrio tra l'elemento promozionale e quelle cautele necessarie per l'assunzione di determinati farmaci. «Prima di prendere una decisione così importante come vietare la pubblicità - ha detto - abbiamo avuto due audizioni: la prima con la commissione ministeriale sulla pubblicità, che ci ha riferito sul carattere e la natura dei messaggi pubblicitari su questi prodotti, oltre che sui meccanismi di controllo in vigore. La seconda audizione ha invece sentito le ragioni della Assosalute, in particolare dei rappresentanti delle aziende produttrici di medicinali», [r. cri.]

Persone citate: Alessandro Banchi, Gildo Pometale, Vittorio Silano

Luoghi citati: Roma