«Processate il giudice Cuva»

Chiesti il rinvio a giudizio e la sospensione dalla carica per due mesi Chiesti il rinvio a giudizio e la sospensione dalla carica per due mesi «Processate il giudice Cuva» Sassi dal cavalcavia, è accusato di falso TORINO. «Ti sbatto dentro, e non esci più. E sbatto dentro anche tua madre». Queste, e altro ancora, le frasi che hanno convinto il pm milanese Giovanna Ichino a chiedere il giudizio immediato (e la sospensione della carica per due mesi) per Aldo Cuva, procuratore di Tortona e fino a un mese fa titolare dell'indagine sul delitto dei sassi, che costò la vita a Maria Letizia Berdini. Secondo la procura di Milano Cuva avrebbe minacciato il teste chiave della sua inchiesta, Loredana Vezzaro, e manipolato le cassette con la registrazione dell'interrogatorio, per eliminare la prova di quelle pressioni. Ieri Ichino ha presentato la sua richiesta al gip, per il reato di falso per soppressione e falso in atto pubblico, doppiamente aggravato dalla qualifica di pubblico ufficiale di Cuva. La richiesta riguarda anche due sorelle, Melissa e Concetta Staltari, consulenti del pm incaricate della sbobinatura e trascrizione degli interrogatori. Stesse accuse anche per loro. Ma il magistrato milanese continuerà ad indagare nei confronti di Cuva per minacce al testimone. Ora il gip deciderà se concedere al pm il giudizio immediato, ma la difesa del procuratore di Tortona annuncia battaglia. Sergio Badellino, difensore del magistrato: ::Sto valutando la correttezza della scelta processuale del pm Ichino di chiedere il giudizio immediato per un reato e di proseguire con le indagini preliminari per un altro reato, quando gli stessi sono legati da vincolo di connessione probatoria». L'elemento che ha portato Cuva alla soglia del processo è un interrogatorio fondamentale dell'inchiesta che stava portando avanti: il primo reso da Loredana Vezzaro, la notte tra il 19 e il 20 gennaio '97. Iniziato intorno all'una del mattino, e andato avanti per ore, alla presenza di una decina di persone: Cuva e il sostituto procuratore Fenucci, più sei ufficiali di polizia giudiziaria, più' altre due persò'né, fórse carabinieri. Solo alle 3,55 la procura convoca un avvocato d'ufficio per la ragazza. Ma questa ha nel frattempo già confessato di essere stata sul cavalcavia la sera del delitto, ed è così passata dal ruolo di testimone a quello di indagata (che richiede la presenza di un difensore). Nessuno dei presenti (che pure dovrebbero conoscere il codice di procedura penale) sente l'esi¬ genza di interrompere e di far presente che è indispensabile convocare un avvocato per la ragazza. Di quella nottata esiste (anzi, esisteva) una registrazione integrale. Perché lo scorso 7 ottobre la ragazza pensò bene di ritrattare le sue accuse davanti al gip, accusando pubblicamente il magistrato di pressioni e minacce. E fu allora che Cuva (che pure aveva dichiarato: «Tutto regolare, registrammo l'interrogatorio nonostante non ne fossimo obbligati») andò a risentirsi la registrazione, e decise di eliminarne la parte più pesante: i primi 12 minuti, una decina di cancellature nella prima delle tre cassette che contengono l'interrogatorio. Da «Ti sbatto dentro», a «Guarda che sappiamo che eri al Mercatone, le telecamere ti hanno ripreso». Un rudimentale taglio e missaggio ottenuto con la collaborazione delle sorelle Staltari, che una sera di metà ottobre ricevettero la visita del dottor Cuva che chiese loro di modificare le registrazioni. Durante un confronto avvenuto in procura a Milano, magistrato e sorelle hanno ammesso le proprie responsabilità. Ma il pm Ichino aveva già in mano l'esito delle perizie tecniche sui nastri, che confermavano i sospetti: tagli e giunte all'inizio della prima cassetta. E una trascrizione su carta da cui non risultava alcuna interruzione. Quella perizia, assieme ad altri atti e alle cassette registrate, è già arrivata alla procura di Tortona, dove è ancora aperta l'indagine sul delitto (affidata ad altri magistrati). Anche il gip di Tortona aveva disposto una perizia sugli stessi elementi, ma la procura milanese ha ritenuto di mettere comunque a disposizione quanto scoperto durante le indagini su Cuva. Nessun commento dall'ex capo della procura di Tortona, ufficialmente in malattia. Né dai due magistrati che hanno preso in mano l'eredità di Cuva: Maurizio Laudi, procuratore aggiunto di Torino, e Giuseppe Ferrando, sostituto procuratore. Per loro, il prossimo appuntamento ufficiale è il 29 novembre, giorno in cui dovrebbe concludersi l'interrogatorio della Vezzaro. Iniziato con una ritrattazione il 7 ottobre («Non ero sul cavalcavia»), chissà che non riservi altre sorprese nella sua conclusione. Brunella Giovara Avrebbe anche minacciato «Ti sbatto dentro e non esci più. E sbatto dentro anche tua madre». La richiesta riguarda anche le consulenti del magistrato Il difensore: contesto la decisione di Milano esi » Aldo Cuva, procuratore di Tortona Sotto Loredana Vezzaro, ex teste chiave Sopra Giovanna Ichino, pm di Milano che indaga su Aldo Cuva Aldo Cuva, procuratore di Tortona Sotto Loredana Vezzaro, ex teste chiave

Luoghi citati: Milano, Torino, Tortona