Crédit Lyonnais Perquisita la sede

Inchiesta tangenti Inchiesta tangenti Crédit Lyonnais Perquisita la sede PARIGI. La sede centrale del Crédit Lyonnais, una delle principali banche francesi, è stata sottoposta a perquisizione a Parigi da parte dei magistrati incaricati delle indagini relative ad alcuni dirigenti dell'istituto sospettati di irregolarità. La perquisizione è stata condotta dai giudici istruttori Eva Joly c Jean-Pierre Zanoto con l'aiuto di dieci ispettori della Guardia di Finanza. Trincerandosi dietro il segreto istruttorio, i magistrati non hanno reso pubbliche le ragioni della loro iniziativa. In un'intervista al numero odierno de La Tribune, Eva Joly chiede più mezzi e persone per il suo lavoro affermando che altrimenti non riuscirà a venire a capo dell'inchiesta relativa al Credit Lyonnais prima di uno o due anni. I due magistrati, che indagano sul Lyonnais e su tre consociate Altus, International Banker SA (IBSA) e Société de Banque Occidentale (SDBO), sono arrivati all'ora di apertura e hanno proceduto alla perquisizione alla presenza del presidente del Lyonnais, Jean-Pierre Peyrelevade. Nel dicembre del 1996, Joly e Zanoto furono incaricati su istanza dell'ex ministro delle Finanze Jean Arthuis di appurare le responsabilità della dirigenza del Lyonnais per le colossali perdite subite a cavallo degli Anni '80 e '90, dovute in gran parte a crediti inesigibili e calcolate tra i 70 e 130 miliardi di franchi (20.650-38.350 miliardi di lire). Arthuis aveva messo il dito in particolare sulla gestione relativa agli anni 1990-1993 quando il Lyonnais era presieduto da Jean-Yves Haberer, attualmente formalmente sotto inchiesta. Nell'intervista al quotidiano economico La Tribune la giudice Joly afferma che lei e il collega Zanoto sono «sommersi da dossier». «Siamo in piena battaglia, ci piovono rapporti da tutte le parti. Se si vuole che l'affare Lyonnais non sia trattato, basta lasciare le cose come stanno». Se si vuole invece che il lavoro degli inquirenti vada avanti, occorrono fondi e strumenti. I due magistrati hanno presentato al ministro della Giustizia un progetto di finanziamento da 1-3 milioni di franchi (300-900 milioni di lire). «E' una questione di volontà politica», osserva il giudice Joly. [Agii

Persone citate: Arthuis, Banker, Eva Joly, Jean Arthuis, Jean-yves Haberer, Joly, Pierre Peyrelevade

Luoghi citati: Parigi