IL CORAGGIO DI SILVIA di Vincenzo Tessandori

IL CORAGGIO DI SILVIA IL CORAGGIO DI SILVIA S TORTOLI' TUPITI dalla mia ener¬ gia.' Ammirati, si¬ gnora. «Perché, sul serio non sembro una che fino all'altro giorno era in mano ai banditi?». Francamente, no. «Beh!, dev'essere l'euforia per la libertà, dev'essere la gioia di aver rivisto Luca, mio figlio. Appena l'ho incontrato, ero titubante, gli ho chiesto: "Mi riconosci?". "Sì, lo sai che ho compiuto cinque anni?"». Per il primo giorno della sua nuova vita, Silvia Melis ha scelto un tailleur nero su un golf rosso, di mohair, gli orecchini di perle, e lo stesso sorriso così spontaneo e fresco. No, non le danno fastidio e tanto me- no la intimidiscono le decine di persone che hanno invaso la villetta in via Monsignor Virgilio, a Tortoli, arredata con mobili scelti ma semplici, quelle che si appoggiano al caminetto color rosa pompeiano, che rischiano di far cadere il cesto con le rose rosse, che brandiscono taccuini, registratori e microfoni quasi fossero armi. Lei sorride, appoggia il mento alla mano destra e racconta quello che, assicura, vuol dimenticare al più presto. «Da ieri il capitolo sequestro è chiuso, è una parte della mia vita che voglio mettere via». Vincenzo Tessandori CONTINUA A PAG. 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Silvia Melis, Tortoli

Luoghi citati: Tortoli'